VERDE A TAVOLA
Un pasto leggero che può diventare elaborato, dipende dalla fantasia di chi cucina. Quella volta che 
Mességué la usò per guarire una miliardaria americana alle prese con l'insonnia
Lattuga,
altro che vegetariani
Altro che pasto simbolo dei vegetariani, la lattuga può a ben titolo figurare anche tra i piatti elaborati. Dipende dalla fantasia di chi cucina. Dunque, non limitatevi al quesito amletico “brucare o non brucare”, ideato da chi è pro e chi è contro la lattuga, e osate pure oltre l'insalata.
Un'idea può essere quella di scottare le foglie della lattuga per cinque minuti. Stese le foglie, si riempiono con una pastella che può essere a base di mollica e un po' di latte. Arrotolate le foglie a mo' di braciolina si dorano a fuoco moderato con pepe, sale e burro.
L'Erba dei savi, come la definì Galeno è rinfrescante ed emolliente sia che la mangiate cruda in insalata o cotta a mo' di verdura. Proprietà note sin dall'antichità se è vero che Giunone secondo la leggenda, avrebbe sperimentato una epidurale ante litteram, partorendo Ebea senza dolore dopo aver mangiato lattuga selvatica. E che dire di Pitagora che la chiamava “pianta degli eunuchi” perché é anafrodisiaca? Gli antichi conoscevano anche il “lattucario”c he altro non era che il succo lattiginoso lasciato asciugare al sole. Dioscoride, Galeno e Columella lo utilizzavano per calmare i nervi e come antispasmodico. E se proproio non siete convinti del beneficio che può apportare la Lactuca sativa, allora ricordatevi della facoltosa clientela di Maurice Mességué. Al mago delle erbe francese si era rivolta una miliardaria americana che non riusciva a chiudere occhio. Mességué la guarì con tre cespi di lattuga brasata ogni sera. Convinta di avere trovato l'elisir della guarigione, la riccastra tornò negli Stati Uniti in salute e con il bottino dell'erba miracolosa in semi. Ma ignorava che si trattasse di comune lattuga.
Mario Pintagro