Circa cento le produzioni casearie in gara al concorso organizzato dal Consorzio di tutela formaggi Valtellina Casera e Bitto Dop – Ctcb in occasione della 116esima edizione della Mostra del Bitto in programma a Morbegno. E’ stata l’occasione per degustare le migliori forme di Valtellina Casera Dop e Bitto annata 2023 selezionate da una commissione di 25 giurati. Ma anche per scoprire tutto ciò che ruota attorno al mondo del Bitto e degli alpeggi, in compagnia di produttori, assaggiatori ed esperti presso lo stand del Ctcb. La Mostra – che nasce come un’occasione di incontro tra gli alpeggiatori, riuniti per eleggere il miglior formaggio prodotto nell’estate precedente – è storicamente l’appuntamento per fare il punto sulla stagione estiva appena conclusa.
“Una stagione alquanto positiva, quella 2023 – afferma il presidente del Ctcb, Marco Deghi – che ha coinvolto nel carico degli alpeggi quasi 50 produttori di Bitto, circa 3.000 bovine da latte, oltre 300 capre e 10 stagionatori. Quest’anno ci sarà un’ottima qualità del formaggio: merito delle temperature più miti rispetto allo scorso anno, che hanno permesso di mantenere nei formaggi i tipici sentori dei prati dell’alpeggio, ma anche del piano di valorizzazione del Bitto, grazie alla presenza di supporto tecnico a disposizione dei nostri soci direttamente in alpeggio e al monitoraggio di Aral. Attualmente stimiamo una produzione di circa 16mila forme, che dovranno passare i controlli di qualità previsti da disciplinare prima di essere marchiate. Si tratta chiaramente di dati provvisori, anche in considerazione del fatto che lo scarico definitivo degli alpeggi per alcuni è avvenuto meno di 2 settimane fa”.
Sostanzialmente stabile la produzione del Valtellina Casera. “Nel primo semestre 2023 le forme marchiate si attestano a 102.560, in lieve flessione, nell’ordine dell’1%, sullo stesso periodo 2022. Non siamo preoccupati. Considerando che nel periodo autunnale le vendite sono sempre più sostenute, si conta di chiudere l’anno con risultati positivi sia per la produzione che per le vendite”.