Il Consorzio Vino Toscana ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste della Repubblica Italiana con Decreto numero 423141 del 21 Agosto 2023. Un traguardo importante per il medesimo Consorzio, che porta in questo modo a compimento il progetto di rinnovamento sviluppato a partire dal 2019, con l’inizio della presidenza di Cesare Cecchi. Come è noto, per essere riconosciuto dal Masaf, un Consorzio deve rappresentare almeno il 35% dei produttori e il 51% della produzione della Denominazione o Indicazione Geografica da tutelare; il Consorzio Vino Toscana supera ampiamente questi parametri, dal momento che rappresenta oltre il 39,5% dei produttori e oltre il 58% della produzione. “Sono molto soddisfatto del raggiungimento di questo obiettivo – ha dichiarato il presidente del Consorzio Vino Toscana Cesare Cecchi – che arriva a coronamento di un intenso periodo di lavoro durato quattro anni; un lavoro complicato perché partivamo quasi da zero e perché abbiamo lavorato due dei quattro anni in pandemia. Ritengo che questo traguardo, raggiunto anche grazie all’impegno profuso dalla Regione Toscana che ringraziamo, sia un punto di partenza, per poter finalmente sviluppare i programmi di gestione, tutela, vigilanza e valorizzazione che i vini Toscana Igt meritano; un Consorzio che rappresenti tanti produttori di tutta la Regione e che sia inclusivo e rappresentativo delle aziende che credono nel brand Toscana”.
Infatti proprio per l’importanza che il Consorzio Vino Toscana riveste rappresentando ben 1.594 soci produttori tra i più rappresentativi della Toscana vitivinicola ed una produzione totale certificata di circa 95,5 milioni di bottiglie di vini Toscana Igt con una quota di export di ben il 69%, la Regione Toscana ha assunto un ruolo determinante nel processo di riconoscimento, e il raggiungimento di tale obiettivo è da ascriversi in particolare alla vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, la quale a tal proposito ha dichiarato: “Fino dal momento della mia nomina ho seguito assieme ai miei collaboratori, il lavoro che il Consorzio Vino Toscana stava facendo, ho affiancato e supportato il loro impegno e ritengo molto importante il raggiungimento di questo risultato che riguarda ben 4.000 produttori di vino che rivendicano Toscana Igt contribuendo non solo alla valorizzazione della nostra agricoltura, a preservare il valore delle nostre campagne ed essere presidio per il territorio ma anche alla valorizzazione del brand “Toscana” a 360 gradi. Per la Regione è molto importante avere un punto di riferimento con cui condividere obiettivi e strategie per lo sviluppo di un comparto così importante quale quello vitivinicolo. “Ora abbiamo lo strumento con cui lavorare – conclude il presidente Cesare Cecchi – da qui in avanti sta a tutti noi contribuire alla valorizzazione dei nostri vini Toscana Igt”.
Con l’ottenimento del riconoscimento, il Consorzio Vino Toscana, quale unico organismo riconosciuto e di riferimento per tutta la produzione dell’indicazione geografica Toscana Igt potrà adesso implementare di molto la propria azione a cominciare dalla Tutela: grazie a questo sarà infatti possibile confrontarsi direttamente con le autorità dei Paesi di tutto il mondo, per un’efficace azione contro le imitazioni e le contraffazioni. Il Consorzio Vino Toscana potrà inoltre attuare le politiche di gestione della Indicazione Geografica Tipica Toscana insieme alle autorità regionali e nazionali italiane e sarà più facile anche sviluppare le attività di vigilanza sulla produzione e la commercializzazione dei prodotti. Non meno importante sarà infine la realizzazione di iniziative di valorizzazione, per far conoscere sempre di più e meglio i vini Toscana Igt in Italia e nel mondo. Un ruolo nuovo dunque per il Consorzio, che va ad arricchire – con quelli conferitigli dal riconoscimento – i suoi già importanti compiti, in materia di gestione, tutela e valorizzazione del vino Toscana Igt.
Il valore della produzione del Vino Toscana Igt ammonta a oltre 495 milioni di euro, con una ripartizione del 31% sul mercato italiano e ben il 69% indirizzato all’export. Sensibile è stata infatti la crescita delle esportazioni negli ultimi dieci anni, che hanno fatto segnare un +126%. I principali mercati esteri per la Denominazione Toscana Igt sono l’Europa con il 46%, gli Stati Uniti con il 33% e l’Asia con il 6%, mentre il restante 15% è distribuito su tutte le altre aree geografiche. La superficie media annua di vigneto coltivato Toscana Igt è di 13.500 ettari e la rivendicazione media annua degli ultimi cinque anni è stata di circa 640.000 ettolitri. La quota percentuale del vino Toscana Igt sulla totale produzione di vino in Toscana è del 27% e il numero dei produttori è di 4000 di cui1400 imbottigliatori. Sono oltre 95,5 milioni le bottiglie mediamente commercializzate all’anno di Toscana Igt, ripartite per tipologia come segue: vini Rossi 77%, vini Bianchi 18%, vini Rosati 5%.
Per quanto riguarda il consiglio di amministrazione del Consorzio Vino Toscana per il triennio 2022-2024, questo è composto da Cesare Cecchi (presidente), Lamberto Frescobaldi (presidente Frescobaldi) vicepresidente, Rosanna Matteoli (vicepresidente Cantina Cooperativa Montalbano Vino e Olio) vicepresidente, Davide Ancillotti (presidente Cantina Cooperativa ViViTo e Le Chiantigiane), Letizia Cesani (azienda Cesani), Renzo Cotarella (amministratore delegato Antinori), Mario Piccini (presidente Tenute Piccini), Sandro Sartor (amministratore delegato Ruffino), Donata Vieri (direttore Cantina Cooperativa I Vini di Maremma), Enrico Viglierchio (presidente Banfi), Alessandro Zanette (direttore Melini Gruppo Italiano Vini), Stefano Campatelli (direttore consorzio Vino Toscano).