Maison Burtin nasce nel 1933, anno in cui Gaston Burtin, trentatreenne trasferitosi dieci anni prima dall’Aisne in Champagne, decide di fondare la propria impresa. Nel 1958 acquista lo Chateau des Arches, uno splendido edificio situato ad Epernay. Qui inizia i lavori per il suo importante progetto: fa realizzare scavi fino a 35 metri di profondità per creare una rete di cantine che si estende su nove piani collegati da un ascensore e investe in attrezzature all’avanguardia che permettono di produrre fino a 100 mila bottiglie al giorno. Negli anni successivi i progressi sono costanti sotto la guida di Olivier, uomo ormai diventato un riferimento per l’intero comparto, che per otto anni ricopre anche la carica di presidente del Syndacat des Negociants en vins de Champagne. La maison diventa così in poco tempo una delle più importanti dell’epoca.
Nel marzo del 2006 la proprietà è passata al Gruppo Lanson-Bcc. Oggi alla guida dell’azienda c’è Frederic Olivar, direttore generale dal 2020, mentre per quanto riguarda la parte tecnica è fondamentale il ruolo della giovane enologa Flore Philippe. Sono loro i volti che rappresentano la Maison Burtin. I vigneti, 12, 9 ettari di proprietà e 30 con contratti di fornitura, si trovano in 4 diverse aree della Champagne: la Montagne de Reims, la Valleé della Marne, la Cote des Blancs e la Cote des Bar. Per quanto riguarda la vinificazione, nel 2005 è stato adottato il metodo Solera per l’invecchiamento dei vini di riserva, cosa che permette di poter proporre al consumatore una qualità costante ne tempo. Recentemente hanno debuttato sul mercato italiano quattro Champagne che costituiscono la linea Hommage à Gaston Burtin, denominata così in onore del fondatore. Sono prodotti che si distinguono per il loro preciso carattere, costituendo una sorta di anello di congiunzione tra i piccoli produttori e i grandi marchi.
Hommage à Gaston Burtin Brut è la cuvée classica della maison, uno Champagne completo che rappresenta molto bene lo stile aziendale. E’ fatto con Pinot Meunier (39 per cento), Chardonnay (37 per cento) e Pinot Noir (24 per cento). Le uve provengono da 50 diversi cru. Il millesimo di base è il 2018 con l’aggiunta di un 35 per cento di vini di riserva invecchiati con il metodo Solera. Il processo di spumantizzazione prevede un affinamento in bottiglia sui lieviti di minimo 36 mesi. Alla sboccatura il dosaggio è di 8 grammi di zucchero per litro (quantità per la quale viene classificato Brut). L’andamento climatico nel 2018 è stato caratterizzato da un inverno particolarmente umido, seguito da mesi asciutti e soleggiati con temperature superiori alle medie stagionali che hanno permesso una perfetta maturazione, comportando anche un anticipo della vendemmia. L’annata si è subito rivelata ottima, sia per qualità che per quantità: è stata raccolta tanta uva perfettamente sana e molto ricca dal punto di vista aromatico.
Nel calice lo Champagne Hommage à Gaston Burtin Brut si presenta di colore giallo paglierino carico con tenui riflessi dorati. Fine, abbondante e persistente il perlage. All’olfatto regala una combinazione di profumi freschi e note più evolute che si traduce in un bouquet particolarmente accattivante, nel quale troviamo sia intensità che eleganza e armonia. Profumi di frutta candita sono affiancati da sentori floreali e agrumati, delicati cenni di nocciola e un tocco di pasticceria che ricorda gli amaretti. Al palato è morbido in entrata per poi trovare slancio in una progressione che conduce al lungo e sapido finale. Ottimo l’equilibrio. Piacevolissimo, ha la sua arma vincente proprio nell’insieme, nell’intera esperienza sensoriale, dalla prima annusata alla fine del sosrso. E’ uno Champagne adatto a qualsiasi occasione in virtù della sua straordinaria versatilità negli abbinamenti. Bevetelo come aperitivo, oppure a tutto pasto con quello che più vi piace, non vi deluderà mai.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Maison Burtin
22 rue Maurice Carveaux
Epernay – France
T. +33 (0)3 26 78 50 92
info@maisonburtin.com
www.maisonburtin.com