L’EVENTO
Torna dal 10 al 13 marzo Sicilia en primeur, giunta all’ottava edizione. Settanta giornalisti da ogni parte del mondo si ritroveranno in provincia di Ragusa, quest’anno scenario della manifestazione
L’Isola del vino
in mostra
Promuovere il territorio siciliano all’estero, tramite il comparto vitivinicolo locale, non è più un’utopia. Almeno a leggere alcuni dati presentati da Assovini Sicilia.
“Il 26% delle aziende associate – ha spiegato il presidente Diego Planeta – è già dotato di una struttura ricettiva con una ventina di posti letto e un ulteriore 39% di aziende ha in realizzazione un’offerta di questo tipo. Fra breve, quindi, il 65% delle nostre cantine potrà far apprezzare la Sicilia ai turisti, non solo attraverso i vini ma, anche facendoli pernottare direttamente nelle nostre campagne. Un ulteriore 55% è attrezzato per offrire attività di ristorazione”.
E’ questa una delle anticipazioni dell’indagine, condotta da Assovini tra le aziende associate, che verrà resa nota durante la manifestazione “Sicilia en primeur”. Un appuntamento internazionale, giunto ormai all’ottava edizione, che riunisce le più importanti realtà vinicole dell’Isola e che, quest’anno, si svolgerà dal 10 al 13 marzo in provincia di Ragusa. I numeri sono quelli delle grandi occasioni. Circa 350 nuove etichette selezionate tra le migliori aziende siciliane, nove tour in tutta l’Isola, 37 aziende partecipanti e 70 giornalisti del settore provenienti da 20 diversi Paesi come Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania.
“Già l’anno scorso – ha sottolineato Planeta – Sicilia en Primeur è stata l’occasione, non solo per presentare i vini dell’ultima vendemmia e le nuove etichette pronte a essere immesse nel mercato, ma anche l’opportunità unica di mostrare ai giornalisti ospiti tutto ciò che contraddistingue il nostro territorio”. Una strategia vincente per l’assessore regionale alle risorse Agricole e alimentari Elio D’Antrassi intervenuto alla conferenza stampa di presentazione che si è svolta a Palermo. “Quella di Sicilia en Primeur – ha spiegato – è una formula di successo, un modello che andrebbe esteso anche ad altri settori, perché esalta la naturale vocazione turistica della Sicilia mostrando agli ospiti come stiamo valorizzando i nostri territori”.
Alessandra Ferraro