Venerdì 16 giugno presso il Boutique Hotel di Modica, in provincia di Ragusa, si inaugura con una cena di apertura il progetto “Women Manifesto dinamico delle chef”. Sei le chef coinvolte in questa fase iniziale: Francesca Barone del ristorante “Fattoria delle Torri” di Modica, nel ragusano, Gaia Campisi dell’ “Antica Filanda” di Rocca di Caprileone, in provincia di Messina, Bianca Celano del “Materia Spazio Cucina” di Catania, Tiziana Francoforte del palermitano “Aja Mola”, l’abruzzese Lucia Tellone e Serena Urzì della pasticceria “Ernesto” di Catania. L’obiettivo è quello di creare una rete esperienziale nel mondo della ristorazione femminile attraverso una piattaforma web, un portale internazionale dedicato alla condivisione delle storie e del lavoro che coinvolge le donne dell’enogastronomia che possa essere di stimolo alle nuove generazioni di cuoche per incentivare il senso comune. Ma, per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo chiesto a Francesca Barone: “Questa serata è in realtà un progetto più vasto che nel futuro prossimo avrà come obiettivo quello di allargare questa comunità al nazionale e, perché no, all’estero. L’intento è quello di far crescere il gruppo delle chef donne e creare una hub di scambio, una piattaforma di confronto. Per questo motivo si chiama “dinamico”, perché in continua evoluzione, ed è un manifesto perché ogni donna chef coinvolta nel progetto contribuisce attivamente con il proprio pensiero di cucina. Non stiamo parlando quindi di piatti, così come le cene, di cui quella siciliana è solo la prima, ma che replicheremo in giro per lo stivale, non sono fini a se stesse, bensì il pretesto per presentare questo nuovo format. Credo che a livello nazionale non ci sia un’altra realtà similare e mi piace che la cosa parta dalla Sicilia. Le caratteristiche per entrare a far parte del Manifesto è che si sia donne, chef, giovani, emergenti – in questo senso, l’unica che si discosta un poco è Bianca, ma ha un’attenzione nei confronti del mondo femminile così puntuale che era impossibile pensare al progetto senza di lei – che portino avanti un lavoro sul territorio non solo a livello professionale, ma anche etico e sociale”.
Dicevamo quindi che le chef al momento sono sei, ma risulta ovvio che saranno benvenute tutte quelle donne che lavorano nelle cucine del mondo che abbiano voglia di condividere il loro pensiero e di dare un contributo con la loro storia. Il Manifesto dinamico delle chef sarà dunque un luogo virtuale in cui saranno raccolte ricette, idee e visioni della cucina, una tavola rotonda 3.0 fatta dalle donne per le donne. Un progetto senza scopo di lucro i cui principi fondanti sono tre:
1) apertura nei confronti delle altre donne;
2) espressione di una cucina ricca di “contenuti” che non sia solo un “contenitore”;
3) disponibilità allo scambio di esperienze concrete sul campo.
Dunque la Sicilia come punto di partenza per questo portale internazionale che si espanderà, attraverso dei veri e propri tour gastronomici che toccheranno le principali città italiane ed europee, per incontrare tutte quelle donne nel mondo desiderose di esprimere il proprio talento e la voglia di creare rete. Possiamo dire che siamo fieri che questo progetto virtuoso nasca in questa terra? L’abbiamo detto.
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