LA RICERCA
Secondo uno studio della Coldiretti chi vive da solo spende il 64 per cento di più rispetto ad una coppia. Ecco perché
Il caro-vita dei single
Dopo San Valentino, San Faustino patrono dei ‘single’, consumatori svantaggiati rispetto alle coppie nella spesa per gli acquisti alimentari.
Un nucleo familiare composto di una sola persona spende infatti – calcola la Coldiretti – il 64% in più rispetto alla media delle famiglie italiane. La spesa media per alimentari e bevande di un single è di 304 euro al mese, superiore del 64% rispetto ai 185 euro al mese destinati alla tavola da ogni singola componente di una famiglia tipo italiana formata da in media da 2,5 persone. I motivi della maggiore incidenza della spesa sono da ricercare – prosegue la Coldiretti – nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. A incidere sulla spesa mensile dei single sono nell’ordine carne (63 euro), l’ortofrutta (59 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (51 euro), latte, yogurt e formaggi (41 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffè (24 euro) e per ultimo oli e grassi (12 euro). A incrementare la spesa media del singolo, anche l’elevata presenza di sprechi. Peraltro, sottolinea l’organizzazione agricola, un numero crescente di single, soprattutto tra i giovani, pratica l’acquisto alimentare direttamente dagli agricoltori nei mercati di campagna amica.