È andata in scena la prima edizione di Ciliegiolo di Maremma e d’Italia 2023 nella storica Fortezza Orsini di Sorano in provincia di Grosseto. Quarantadue le aziende partecipanti con i loro 68 Ciliegioli in purezza, tra cui ben 54 con etichetta “Maremma Toscana Doc” e 14 al di fuori del territorio maremmano. Saluti Istituzionali e presentazione introduttiva sul Ciliegiolo con Pierandrea Vanni Sindaco di Sorano, Luca Pollini, direttore del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana e Paolo Storchi, ricercatore del Crea di Arezzo. La kermesse sul Ciliegiolo è un appuntamento, rivolto ad enoappassionati e operatori del settore – giornalisti, sommelier, enotecari, ristoratori e rappresentanti del sistema vitivinicolo, che vuole accendere i riflettori su questo vitigno che sta vivendo un momento di particolare successo. “Siamo orgogliosi di poter ospitare in un luogo culturale così importante per il nostro territorio questa manifestazione che nasce dalla volontà di mettere in risalto una selezione da tutta Italia di Ciliegioli in purezza, vitigno su cui la nostra Denominazione punta molto”, spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana che organizza l’evento. “Noi produciamo complessivamente 7 milioni di bottiglie, delle quali – in base agli ultimi dati – circa 400.000 appartengono a questa tipologia, si avrà la possibilità di scoprire diverse sfaccettature ed interpretazioni, che sono sicuro il pubblico saprà apprezzare”.
A differenza di quanto avveniva in passato, il Ciliegiolo, come testimoniato dalle parole del Presidente, veniva vinificato in assemblaggio con altre varietà, in primis il Sangiovese, oggi è impiegato in purezza. Viene coltivato in Toscana, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Liguria, Basilicata, Abruzzo e, in modo minoritario, in altre cinque regioni d’Italia. La maggiore diffusione di questo vitigno è comunque in Toscana, dove si contano circa 525 ettari, quasi il 60% dei quali sono concentrati in provincia di Grosseto dove danno vita a numerose etichette della Doc Maremma Toscana Ciliegiolo. Come tanto vitigni italiani, Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è di fondamentale importanza coltivarlo sui terreni adeguati. Da questo punto di vista la Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti per questa varietà, così come interpretazioni importanti si trovano in Umbria tra l’Orvietano e i Colli Amerini, nell’Alto Lazio e in alcune aree delle Marche. Molte sono le tracce di questo vitigno nel tempo, già Soderini nel 1590 cita un “Ciriegiuolo Dolce” descrivendolo così: “Il Ciriegiuolo dolce è un vitigno che ha grappoli lunghi e radi, il granello grosso… il sapore dolce e odorifero, e così rende il vino… fa bene in paesi e terre calde”. Alcune leggende raccontano che sia stato portato in Italia da alcuni pellegrini nel 1870 di ritorno dal cammino di Santiago di Compostela in Spagna. Iscritto al Registro nazionale delle varietà dal 1970.