Portare avanti la tradizione iniziata dai padri con i vitigni autoctoni etnei e attenzione all’Etna più come territorio che come consorzio. Questi i due principali propositi di Raffaele Neri e Giuseppe Tommasello, due giovani imprenditori che dal 2020 hanno vita all’azienda vinicola “Le Due Tenute” a Biancavilla. “I nostri padri sono vignaioli da una vita, da generazioni, ma non si sono mai evoluti nel completare la filiera, non hanno mai imbottigliato. Noi abbiamo unito i nostri vigneti, da qui prende il nome l’azienda frutto di questa unione, per valorizzare questa tradizione locale e familiare molto forte» aggiungono i due. Le vigne di Carricante, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio di circa 70/80 anni di età, molte delle quali composte dai tipici alberelli, si trovano fra contrada Boschetto e contrada Vallone Rosso, fra 870 e 900 metri di altitudine per un totale di circa tre ettari, all’infuori del perimetro della denominazione Etna. Due come le vigne di ciascuno dei due, due come le referenze attualmente prodotte in denominazione Sicilia Doc, Cantoné Bianco e Cantoné Rosso, il cui nome rimanda ai “Cantunati”, ovvero il termine con il quale in dialetto si indica, in questa zona, i confini di un vigneto.
“Produciamo Sicilia Doc, per via dell’altitudine sia da Carricante che da Mascalese. Non abbiamo mai capito perché siamo fuori Doc, peraltro Biancavilla è il comune dell’Etna Doc con la quantità di terreni maggiormente coltivabili a uva. Alcuni terreni sono fuori altri dentro. Presumiamo siano problematiche burocratiche del tempo. Crediamo che non ci siano parametri tecnici o agronomici che giustificano una cosa del genere. Tanto che, secondo la nostra opinione, non dobbiamo focalizzarci sull’Etna come consorzio, ma sull’Etna come territorio, inteso come mineralità e altitudine. Questi sono fattori che fanno grandi i nostri vini”, raccontano i vignaioli. Un’indicazione, quella della Sicilia Doc, che nulla toglie al profilo organolettico di entrambi i vini, assaggiati in occasione del recente appuntamento “Contrade dell’Etna” profondamente territoriali e tipici del Versante Ovest: “Noi stiamo cercando di orientarci verso un cliente che apprezza il vino, vogliamo che arrivi al consumatore finale esperto, anche se molti ristoratori preferiscono Etna Doc”, affermano.
I due amici forti del legame con la tradizione guardano allo stesso tempo con interesse al fermento sotto il cielo del Vulcano, specie quando si tratta anche di internazionali: “I vitigni autoctoni sono quelli che prediligiamo, ma l’Etna ha tanti microclimi quindi qualsiasi uva venga coltivata qui ha una espressione diversa, specie da versante a versante troviamo le differenze. Siamo per la storia e la tradizione ma questo non significa potere sperimentare altro. Un grande esempio è il Barone Spitaleri, nostro vicino, che con gli internazionali ha fatto anche lui storia” concludono Neri e Tommassello.
Le Due Tenute
SP 158 – Vallone Rosso (CT)
T. 389 4209567; 389 3467678
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