Tra le più antiche aziende vitivinicole dell’Alto Adige, Cantina (Kellerei) Tramin fu fondata nel 1898 da Christian Schrott, parroco di Termeno e deputato al Parlamento Austriaco. Poi, nel 1971, si ingrandì grazie alla fusione con la Cantina Sociale di Egna, cooperativa nata nel 1893. Oggi rappresenta un progetto condiviso da 160 famiglie proprietarie che gestiscono 270 ettari di vigneti distribuiti nei comuni di Termeno sul versante occidentale della valle dell’Adige e di Egna, Ora e Montagna, piccoli centri limitrofi del versante orientale. Le superfici vitate coprono un range di altitudini che va da 250 metri a circa 800 metri sul livello del mare. Tra i vitigni coltivati il posto più importante è occupato dal Gewürztraminer (20,9 per cento degli ettari), seguito da Chardonnay (12,8 per cento), Lagrein (11,4 per cento), Pinot Grigio (8,8 per cento), Sauvignon (8,4 per cento), Pinot Bianco (8,4 per cento) e diverse altre varietà con percentuali minori. Alla guida tecnica dal 1995 c’è Willi Sturz, enologo di riconosciuto valore che non ha certo bisogno di presentazioni. Ogni anno vengono prodotte 1,9 milioni di bottiglie, divise tra le etichette di una gamma ampia che conta oltre trenta referenze ed è composta da una linea di vini classici (particolari/superiori oppure assemblaggio di tutti i vigneti) e una linea di selezioni.
Tramin è considerata da molti esperti e addetti ai lavori la cantina di punta nel nostro Paese per la produzione di bianchi da Gewürztraminer. E il nostro vino della settimana è proprio uno dei Gewurztraminer della linea classica, il Selida. Il suo nome, che deriva dall’antica lingua locale e significa “piccolo maso”, è un tributo agli agricoltori che da sempre con le loro piccole proprietà costituiscono uno dei punti di forza di Cantina Tramin. Il 2022 da noi degustato è figlio di un’annata caratterizzata da temperature sopra la media, presenti dalla primavera alla vendemmia, iniziata con due settimane di anticipo. Questo andamento climatico ha dato bianchi particolarmente ricchi di aromi fruttati, ma anche equilibrati nelle acidità. Le uve vengono selezionate da vigneti situati su terrazzamenti con esposizione sud-est, all’interno di una zona molto ripida con altitudini che vanno dai 300 ai 500 metri sul livello del mare. Qui i suoli hanno natura calcarea con conformazione argillosa e ghiaiosa. Le rese si attestano sui 50 ettolitri per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente in piccoli contenitori per rispettare al massimo l’integrità dei grappoli.
Dopo la pigiatura, le uve vengono lasciate a macerare sul mosto per un brevissimo periodo, subito seguito dalla pressatura soffice. La fermentazione si svolge alla temperatura controllata di 18 gradi centigradi in piccole vasche di acciaio inox, dove poi il vino resta ad affinare per 4 mesi. Nel calice il Selida 2022 si presenta di colore giallo paglierino carico, tendente al dorato. Ha un naso intenso dal netto timbro floreale, nel quale gli ammalianti profumi di petali di rosa sono affiancati da note più tenui che richiamano i toni del bianco, ricordando il giglio e il gelsomino. Poi sentori di frutta esotica completano il bouquet. Il palato, pieno nel gusto con la rosa che torna preponderante al retronaso, trova in un’ottima freschezza l’elemento che gli conferisce slancio e dinamicità, accompagnando il sorso dall’ingresso alla lunga chiusura. E’ un Gewurztraminer nel quale la ricchezza aromatica è ben bilanciata dalle altre componenti in un assaggio piacevole che risulta appagante senza stancare mai. Bevetelo come aperitivo, oppure a tavola con antipasti a base di pesce, molluschi e crostacei, preparazioni speziate, specialmente quelle della cucina orientale e formaggi freschi dal gusto intenso.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Cantina Tramin
Strada del Vino, 144 – Termeno (Bz)
T. 0471 096633
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