Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 201 del 20/01/2011

IL CONCORSO “Vota il ristorante…” i vincitori di gennaio

17 Gennaio 2011
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IL CONCORSO

Si aggiudicano sei bottiglie a testa di Merlot ‘06 Planeta. E l’iniziativa continua. Pronti a scrivere nuove recensioni con un’altra etichetta in palio

“Vota il ristorante…”
i vincitori di gennaio


Da sinistra Antonella Cuzzocrea, Simona Migliore e Maurizio Zingale

Ecco i tre nuovi vincitori di “Vota il ristorante e vinci il vino”. Sono Antonella Cuzzocrea, Simona Migliore e Maurizio Zingale. Ci sono piaciute le loro “cronache di gusto” di alcuni ristoranti sparsi per il Buon Paese.

Dalla Campania alla Sicilia passando per il Veneto. Piatti, cibi, suggestioni, professionalità. C’è di tutto nelle recensioni dei nostri tre vincitori che si aggiudicheranno sei bottiglie a testa di Merlot ’06 Planeta. E, vi assicuriamo, non è stato facile scegliere tra le tante recensioni che questa volta sono giunte all’indirizzo di “Vota il ristorante…”. Il concorso continua, in palio sei bottiglie del Doc Cirò riserva Duca di San Felice 2008 dell’azienda Librandi di Cirò Marina in provincia di Crotone. E c’è tempo fino a martedì 15 febbraio per inviare le vostre cronache. Che, ripetiamo, non devono per forza essere positive. Siamo pronti ad ospitare anche le recensioni negative purché scritte con lo spirito del critico gastronomico, ovvero distaccate e puntuali. Qui di seguito invece le tre recensioni vincitrici per questo mese.

C.d.G.

 

Ristorante Morabianca – Mirabella Eclano (Av)
Una distesa ordinata e straordinaria è questa la vista “tra terra e cielo” da una delle 5 camere del Radici resort a Mirabella Eclano (AV) , una splendida tenuta di 65 ettari nella campagna irpina, con piscina, campo da golf di proprietà della storica cantina Mastroberardino. Il ristorante Morabianca (nome di un cru di falanghina di Mastroberardino) arredo minimal e colori pastello tra glicine e giallo ocra, belle lampade che cambiano intensità di luce e colore a seconda se siete a pranzo o a cena. Chi alloggia qui e vuole percorrere a piedi la salita che porta al ristorante noterà una specie di biglietto da visita o linea programmatica della filosofia di questa giovane cucina e cioè le aiuole-orto,con tutti i tipi di erbe aromatiche a disposizione della cucina comprese piantine bonsai di pomodorini del piennolo, che circondano la casa rosso pompeiano (anzi meglio dire rosso sanmarzano!) che ospita il bel ristorante. Qui opera Francesco Spagnuolo, 33 anni, grandi occhi celesti, poche parole, timido ed essenziale nel presentare i suoi piatti, è affiancato dal suo alter ego in campo vinicolo, il sommelier Rocco Plati, ottimo ambasciatore dei vini di Mastroberardino, grande abilità e competenza negli abbinamenti cibo vini. Lo stile di Spagnuolo è semplice, chiaro, deciso. Un addetto ai lavori direbbe che i suoi piatti sono equilibrati io prediligo l’aggettivo rassicuranti, riconoscibili, immediati insomma. Tra i primi i paccheri di Gragnano con pomodoro e ricotta salata di Montella oppure sedani-tubetti al ragù di cipolla di Montoro, tra i secondi maialino al miele in riduzione di aglianico. Finale con dolci semplici come il cestino di pasta frolla con crema pasticcera e amarena o in alternativa plateau di formaggi del sud con pecorino di Bisaccia e caciocavallo stagionato di Montella. Prezzo medio 40 euro. Da provare nella bella stagione perché ai 40 coperti della sala si aggiungono quelli della terrazza adiacente con splendida vista sui vigneti.
Voto: 3/5 stelle – Antonella Cuzzocrea

Darsena – Mestre (Ve)
La Darsena…sua maestà il pesce. Un ristorantino piccolo per le dimensioni, grande per quanto riguarda la cucina e la gentilezza dei titolari. Solo 20 posti a sedere, l’ambiente è accogliente, curato, non ricercato, quasi vecchio stile, ma ci si sente subito a proprio agio. Massimo ci accoglie con un piccolo benvenuto: una polentina morbida, tipica delle zone venete, su cui sono adagiati gamberetti e schie fritte. Si prosegue con due tipi di ostriche francesi, le Romans con del sale di Maldon e fettine di limone, ma su un piatto a parte. Superfluo descrivere la singolarità dei molluschi e il gioco dei sapori proposto. La nostra cena continua con del soaso e tonno crudi contornati da puntarelle croccanti e si prosegue quindi con degli scampi anche questi crudi. E’ la volta del cotto: le masanette su polentina morbida aprono la lunga proposta dei piatti restanti. Si prosegue con il bollito misto: canocchie, moscardini, granseola, uova di seppia, gamberetti, gamberi. Deliziati dalla varietà ci spingiamo oltre e continuiamo con i piatti: canestrelli e cappelunghe alla piastra…tutto condito con semplicità, anzi oserei dire “scondito” per esaltare il gusto dei molluschi. Solitamente questi ultimi hanno il difetto di trattenere della sabbia se non puliti con ostinazione: i nostri erano perfetti. Dulcis in fundo: niente dolci, ma si continua con il salato. Moleche e verdurine fritte. Il fritto è asciutto, croccante, fresco. La carta dei vini è in continua trasformazione e molto interessante: vini bianchi del Collio, vini della Franciacorta o Champagne, etichette acquistate attraverso il passaparola o le recensioni dei clienti. Anche la selezione dei distillati merita una nota d’attenzione: diverse le etichette, anche le meno conosciute e di alta qualità. Se dovessi trovare un difetto sarebbe sulla crema di baccalà, a mio avviso conteneva una parte in maionese, scelta commerciale rispetto il resto delle portate. Consigliata la prenotazione.
Voto: 5/5 stelle – Simona Migliore

Villa Rantù – Militello Rosmarino (Me)
Abbandonata la SS113 dopo S.Agata di Militello (direzione Messina) si sale sulla destra per Militello Rosmarino fino a giungere, appena superato il paese, in questa antica dimora immersa nella natura del Parco dei Nebrodi ristrutturata con cura negli accoglienti ambienti interni e dotata anche di ampia terrazza panoramica per la stagione estiva. Il maitre Pasqualino Lazzaro e lo chef Calogero Pintaudi, divenuti negli anni sicuro punto di riferimento per i buongustai locali ed i viaggiatori gourmet, in questo nuovo ristorante offrono ai loro ospiti il meglio dei piatti sia di terra che di mare che trasmettono al palato la particolare attenzione nella scelta delle materie prime (molte delle quali a filiera cortissima offerte da questo generoso territorio) elaborate con tecnica sapiente ed equilibrata. Premesso che paste e dolci sono fatti in casa, segnaliamo alcune pietanze, che ricordiamo anche per la presentazione dei piatti, degustate nelle nostre “incursioni” golose: prelibati assaggi di pesce alla villa rantù,coppa di frutta esotica all’agretto di lamponi e gamberi, formaggi di grotta caprini e pecorini,salumi di suino nero dei nebrodi,tagliatelle in salsa piccantina e perline di mare, strigoli con rana pescatrice pomodorini e capperi,maltagliati villa rantù con guanciale di suino nero dei nebrodi, fiocchettini alla farcia di brasato e pesto leggero. Secondi piatti appetitosi e ben eseguiti: totano ripieno con funghi porcini e provola dei nebrodi,pesce locale alla griglia,bocconcini di agnello con more selvatiche di militello,costolette di suino nero dei nebrodi gratinate al pistacchio di bronte. Seguono i semifreddi della casa al pistacchio ed alle mandorle, il tortino al cioccolato, pizzotti di rantù: tripi di nocciola avvolto da una pasta brisè. La carta dei vini comprende un’ampia selezione di etichette siciliane ed una buona scelta della migliore produzione nazionale.
Voto: 5/5 stelle – Maurizio Zingale

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