“Una sfida”. Così l’ha definita il ministro delle politiche agricole Francesco Lollobrigida che ha dato il via ad OperaWine, il grande evento firmato Wine Spectator che anticipa il debutto ufficiale del Vinitaly, in programma a partire da domani. Lollobrigida ha tagliato simbolicamente il nastro di OperaWine. Accanto a lui il presidente diVeronaFiere, Federico Bricolo e il sindaco di Verona Damiano Tommasi. Bricolo ha sciorinato i numeri della fiera che aprirà le porte dei suoi padiglioni domani mattina: 4.400 espositori, oltre 100 mila metri quadrati di spazi espositivi, 18 padiglioni full ormai da settimane, e poi eventi, masterclass e wine talk. Oltre alla presenza di tantissimi buyer stranieri. Sono 8 mila gli incontri b2b programmati. Poi Lollobrigida: “La sfida è quella di saper promuovere le nostre eccellenze – dice il ministro – Eventi come questo devono essere ancora di più potenziato e serve, dunque, ancora sinergia”.
Lollobrigida a OperaWine: “Siccità e costo delle materie prime, vi spiego cosa stiamo facendo”
Lo stand istituzionale e i quadri di Caravaggio e Guido Reni. E Giorgia Meloni
Il governo sarà presente al Vinitaly con uno stand istituzionale firmato proprio dal Masaf e con un ricco programma di eventi, convegni e momenti di approfondimento. Il più importante, di certo, sarà “Bacco Divino“, la mostra d’arte con i quadri di Caravaggio e Guido Reni per la prima volta, in via eccezionale, fuori dalla Galleria degli Uffizi di Firenze grazie anche alla disponibilità del direttore Eike Schmidt. L’appuntamento è per domenica 2 aprile a partire dalle 12,30. Con Lollobrigida ci sarò anche il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. In mostra due capolavori: il rivoluzionario Bacco di Caravaggio, giovane di borgata travestito da dio greco, attorniato da simboli del tempo che passa e delle gioie effimere del mondo, e il classicista Bacco bambino di Guido Reni, che ci guarda ridente invitandoci a cogliere i piaceri dell’esistenza terrena. Seguirà il talk moderato da Bruno Vespa su “Cultura e Vino”.
Ma sarà l’edizione del Vinitaly con tantissimi ministri presenti. Il 3 aprile alle 10, all’Auditorium Verdi del Palaexpo il talk “Il vino: salute, imprese e turismo”, con il Ministro del Mimit Adolfo Urso, del Mit Daniela Santanchè e della Salute Orazio Schillaci. Interviene Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura del Senato. Al termine del convegno, alle 12 saranno premiati i ragazzi vincitori del VII Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia 2023, organizzato da Crea Viticoltura ed Enologia e Renisia (Rete Nazionale Istituti Agrari), per le migliori produzioni vinicole realizzate dagli studenti e dalle scuole agrarie di tutta Italia. Interverrà il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Martedì 4 aprile, dalle 10, presso la Sala Rossini, l’appuntamento con gli assessori regionali “il Vino e il Territorio” e che vedrà la partecipazione del Ministro della Difesa Guido Crosetto e del coordinatore Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, Federico Caner.
L'aumento delle materie prime: "Speculazione"
Nel corso della mini-conferenza stampa, spazio anche ai numeri forniti da Matteo Zoppas, nuovo presidente di Ice: “L’export italiano in generale vale 624 miliardi – dice – Quello agroalimentare 60 miliardi e quello alimentare 40. L’export del vino vale da solo 8 miliardi e non era mai stato così alto (+12%) – dice Zoppas – Una crescita nonostante tutto quello che è successo e sta accandendo in questo periodo. Ai produttori va il merito di essere riusciti a mantenere elevati gli standard qualitativi, ma soprattutto hanno saputo mantenere gli stessi volumi. Le fiere sono fondamentali e Vinitaly è il punto di riferimento per chi vuole comprare il vino italiano”.
In chiusura Lollobrigida ha toccato i temi di strettissima attualità: l’aumento esponenziale del costo delle materie prime e poi la questione della siccità, con un Nord in grande difficoltà. “Stiamo cercando di capire se questo aumento delle materie prime sia mera speculazione – dice il ministro – Sui fertilizzanti credo che il fenomeno sia legato alla guerra in Ucraina, mentre per quel che riguarda il vetro secondo noi c’è una qualche forma di speculazione. Stiamo approfondendo. In ogni caso c’è un dialogo costante con l’Europa su questo fenomeno per tentare di arginarlo”.
Siccità: "C'è, ma la nostra rete idrica..."
Capitolo siccità. Con il ministro Matteo Salvini è stato elaborato un decreto specifico che dovrebbe vedere la luce la settimana prossima assicura Lollobrigida: “Dobbiamo intervenire su quelle carenze strutturali e sui ritardi mostruosi che si sono accumulati in questi decenni proprio per risolvere il problema – dice Lollobrigida – L’acqua viene usata per il 53 per cento dagli agricoltori. Quindi è chiaro che a soffrire di questo problema in maggior parte sono loro. Intanto il decreto prevede alcune semplificazioni per facilitare gli interventi almeno nell’immediato. Sul medio e lungo periodo siamo a caccia di ulteriori risorse”. Il problema dell’uso dell’acqua in Italia è davvero gravissimo. Il nostro paese, a differenza di altri, ancora non riesce, per esempio, ad utilizzare in maniera efficace le acque reflue. Per non parlare della questione approvvigionamento: solo l’11 per cento delle acque piovane viene trattenuto. Il resto si disperde. E un altro dato drammatico che da il senso del problema: nelle nostre reti idriche, il 40 per cento delle acque si perde a causa di danni alle tubature. Al Sud questo numero sale fino al 50 per cento. “In Italia ci sono 500 dighe – dice Lollobrigida – ma sono piene per un terzo di detriti che non sappiamo come eliminare. Pensate che se rimuovessimo questi detriti, otterremo una capienza di acqua pari ad altre 150 dighe. Bisogna fare qualcosa: ma ci sono due problemi. Il primo è legato alla caratterizzazione di questi detriti. Il secondo sono le draghe. Da noi ce ne sono pochissime. Anzi quasi nulla”. Insomma una situazione davvero difficilissima. E che il commissario, nominato ad hoc proprio in questi giorni dal Governo, dovrà cercare di risolvere.