Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 199 del 06/01/2011

LA BEVANDA Corleone finisce in bottiglia

06 Gennaio 2011
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LA BEVANDA 

Il paese Palermitano dà il nome a una birra artigianale, un’ambrata cruda non pastorizzata. Ideata dalla famiglia Sparacio, viene prodotta in Piemonte e commercializzata in Sicilia

Corleone finisce in bottiglia


Da sinistra Fabio, Marilena e Salvatore Sparacio

Una nuova stella nel piccolo firmamento delle birre artigianali siciliane. Il nome è “Birra Corleone”, un’ambrata cruda, non filtrata e non pastorizzata.

 I suoi ideatori e creatori sono tre fratelli di Corleone, un paese della provincia di Palermo, insieme a un loro cugino che vive in Piemonte. E, in effetti, questa birra non è proprio un made in Sicily, anche se la sua commercializzazione è dedicata proprio all’Isola. L’ambrata, infatti, viene prodotta nel micro birrificio Gilac, di Salvatore Sparacio, a Val della Torre, in provincia di Torino. Dall’altra parte del Paese, in Sicilia, a Corleone, ci sono invece i tre fratelli della famiglia Sparacio, tutti giovanissimi e amanti del mondo birra. E così lavorano senza sosta per la promozione e commercializzazione del prodotto, Marilena, di 29 anni, Fabio di 34 anni e il più grande, Salvatore, omonimo del cugino, di 41 anni.
La “Corleone” è una birra viva e cruda, non filtrata, né pastorizzata, a lenta rifermentazione naturale e con deposito di lievito sul fondo che ne esalta la naturalezza e la corposità. La seconda fermentazione avviene direttamente in bottiglia, quindi presenta meno anidride carbonica. Ha un aspetto leggermente velato con un sentore di miele e malto d’orzo. Ha una media frizzantezza con gusto deciso e leggermente amaro a prevalenza di luppolo. “L’idea di produrre una nostra birra – racconta Marilena Sparacio – è nata ad aprile dello scorso anno. Abbiamo iniziato a fare pubblicità nella zona di Corleone e poi ci siamo allargati alla provincia di Catania”. E così a settembre 2010 è iniziata la commercializzazione. La birra Corleone si trova in una trentina di locali di Palermo, tra pub, ristoranti e bar, in una quarantina nei comuni attorno a Corleone e in 4 locali di Catania. “Il prodotto piace – dice la voce femminile della famiglia Sparacio – è una novità che viene apprezzata man mano”.La birra viene imbottigliata in due formati, 33 cl e 75 cl. Dal birrificio piemontese arrivano nel palermitano altri due prodotti con l’etichetta “Birra Corleone”. Una gelatina, senza conservanti, prodotta da birra cruda, chiara doppio malto. Da abbinare a formaggi caprini, vaccini, freschi o poco stagionati. E anche un aceto da birra doppio malto, acidificato con metodo orleandese e maturato in botti di rovere. Da abbinare a insalate miste, carni bianche alla griglia, frittate con verdure, e per la preparazione di salse. “I locali hanno apprezzato molto questi due prodotti – aggiunge Marilena Sparacio – e li utilizzano in particolare nelle serate a tema con formaggi o altre specialità”.
La vendita per i singoli consumatori, avviene esclusivamente on line. O attraverso il sito internet www.corleoneshop.com che commercializza prodotti siciliani, oppure direttamente sul sito dei produttori, all’indirizzo www.birracorleone.com.

Carla Fernandez