L’APPUNTAMENTO
La settima edizione del congresso italiano di cucina d’autore si svolgerà dal 30 gennaio al primo febbraio a Milano. Sicilia, Campania e Sardegna rappresentati da sette tra chef, pasticceri e pizzaioli
Sud protagonista
a Identità Golose
Tre siciliani, tre napoletani e un sardo saranno i protagonisti chiamati a rappresentare la gastronomia mediterranea nell’ambito della settima edizione di “Identità golose”.
Dal 30 gennaio al primo febbraio torna al Milano Convention Centre, l’appuntamento con il congresso italiano di cucina d’autore. La manifestazione di enogastronomia, ideata nel 2004 da Paolo Marchi, vedrà confrontarsi tra loro oltre 40 chef e pasticceri italiani con cuochi provenienti da Francia, Svezia, Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna e Turchia.
Tra i partecipanti provenienti dalla Sicilia ci saranno: Accursio Craparo, chef del ristorante “La Gazza Ladra” di Modica, in provincia di Ragusa, premiato con una stella Michelin nel 2008; Ciccio Sultano, chef del “Duomo” di Ragusa e definito un concentrato di Trinacria; infine Corrado Assenza, pasticcere del “Caffè Sicilia” di Noto, in provincia di Siracusa, che presenterà, in anteprima nazionale, il primo gelato di pane nella storia della gelateria italiana realizzato con Petra 1, la linea di farine di grano tenero prodotte dal Molino Quaglia, azienda presente all’interno del congresso.
Da Napoli arriva Gino Sorbillo, oggi uomo di punta della pizza napoletana di qualità, che nella sua omonima pizzeria sforna ogni giorno più di mille pizze tra pranzo e cena. Un altro pizzaiolo è Luigi Dell’Amura, nipote omonimo del fondatore di “Pizza a metro”, il locale di Vico Equense, nel Napoletano, dove negli anni Trenta fu inventata, appunto, la pizza al metro con tanto di copyright e brevetto. L’ultimo dei napoletani è Gennaro Esposito, chef del ristorante “Torre del saracino”, premiato nel 2003 con le Tre forchette del Gambero Rosso e nel 2008 con la seconda stella Michelin.
Infine, da Cagliari, Stefano Deidda è lo chef del ristorante “Dal Corsaro”, autore di una cucina meditata e docente alla Scuola internazionale di cucina di “Alma”, nel 2009 è stato premiato come migliore chef emergente dalla “Guida ai ristoranti del Sole 24 Ore”.
«Ho invitato questi chef del Sud perchè ci credo – spiega Paolo Marchi – non faccio attenzione alla provenienza geografica dei partecipanti né per la guida, né per il congresso; ma penso solo ai migliori interpreti della cucina italiana». «Il bello della manifestazione, nonostante sia giunta al settimo anno, è la continua scoperta della qualità di tanti cibi che molto spesso, nella nostra quotidianità, diamo per scontati – conclude Marchi – approfondire temi all’apparenza semplici, come le modalità di cottura dell’acqua, poterne parlare per giornate intere e capire quanto lavoro c’è anche dietro ai piatti più consolidati è il lato più incredibile del congresso».