I DATI
Vendite in crescita del 12,4 rispetto allo scorso anno, boom anche nelle esportazioni. Italiani a caccia delle bottiglie di pregio
Champagne
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Le vendite di Champagne alla fine di ottobre 2010 sono in crescita del 12,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare le spedizioni verso i paesi dell’Unione europea registrano un rialzo del 22%.
I paesi terzi (fuori dall’Ue) registrano una crescita ancora più sostenuta con un +32,8%.
Gli ultimi dati disponibili confermano la tendenza positiva anche per l’Italia, con una crescita dell’8,8% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per lo Champagne l’Italia è il quinto mercato al mondo a volumi e il quarto a valore. Nel 2009 l’Italia aveva importato 6,8 milioni di bottiglie di Champagne, collocandosi dopo Regno Unito, Stati Uniti e Germania per valore delle importazioni.
I gusti degli italiani si distinguono nel panorama mondiale del consumo di Champagne per la particolare domanda di bottiglie di pregio. I millesimati, vini ottenuti da uve di una sola vendemmia, rappresentano da soli il 7% delle importazioni. Le cuvée speciali, che costituiscono il top di gamma di ogni produttore, detengono il 5% del mercato italiano e infine gli Champagne rosé continuano la loro crescita sostenuta attestandosi nel 2008 al 6% del mercato.
Gli italiani si confermano consumatori molto legati ai grandi marchi: l’85% è infatti la quota di mercato detenuta dalle Maison, i vignerons e le cooperative detengono rispettivamente il 9% e il 6% del mercato. Nel 2009 sono giunti in Italia 466 marchi di Champagne, segno dell’attenzione e della ricerca costante che gli italiani dedicano allo Champagne.
C.d.G.