di Marco Sciarrini
La storia di Martin Foradori e della Cantina Hofstatter è tutta racchiusa in Alto Adige, tranne per una sua escursione nella Mosella con il suo Riesling e per la nuova avventura in territorio Trentino, terra dei suoi antenati, nel Maso Michei.
L’ultimo acquisto, di Foradori, del 2017, inizia a dare i suoi frutti, infatti abbiamo avuto l’occasione di poter degustare in anteprima il suo Michei di Michei Müller Thurgau. Il vino nasce dai vigneti situati tra 790 e 850 metri di altitudine, dove non mancano le escursioni termiche, lungo soleggiati e ripidi pendii, “nasce dalla fatica e dal freddo tiene a precisare Martin” dove quest’anno sono caduti oltre 40 centimetri di neve, situati alla fine della Valle dei Ronchi, al confine con il Veneto e il Parco Naturale dei Monti Lessini tra ripidi declivi sopra alla pittoresca cittadina di Ala, esempio di viticoltura eroica d’alta montagna. “Lavorare queste vigne non è facile – spiega Martin Foradori Hofstätter – La potatura avviene con temperature rigide, anche quest’anno con 40 e oltre centimetri di neve, inerpicandosi lungo versanti ripidi. È un vino che nasce con il freddo, ma soprattutto dalla fatica. A Maso Michei la neve è arrivata in passato anche a maggio, quando la germogliatura era già in fase avanzata”.
“Il Maso Michei è per noi come il ritorno alle origini – aggiunge Martin Foradori Hofstätter – L’isolata posizione della Valle dei Ronchi non solo offre condizioni microclimatiche ideali per la produzione di vini di alta montagna ma, grazie anche alle diverse stalle presenti in zona, la fertilità dei magri terreni calcarei è garantita a “km zero””. Un clima montano con un ecosistema orientato totalmente alla sostenibilità, infatti nei terreni viene utilizzato il letame di masi vicini che viene fatto “maturare” in piramidi alte circa 2 metri costituite da strati intervallati con paglia per circa un anno. A fare da cornice ai vigneti, l’azienda ha anche piantato una serie di siepi che ospitano uccelli di ogni tipo e permettono di controllare in modo naturale la presenza di parassiti. Si pratica inoltre la confusione sessuale contro le tignole eliminando così l’utilizzo di insetticidi. La legatura avviene con materiali biodegradabili e non con legacci in plastica o altri materiali sintetici.
Michei di Michei Müller Thurgau Vigneti delle Dolomiti Igt 2021
Muller Thurgau 100%. Su terreno argilloso-ghiaioso. Le uve vengono pigiate leggermente e le bucce rimangono a contatto con il mosto per alcune ore prima della pressatura. Il mosto viene poi separato dai residui attraverso precipitazione naturale e quindi lasciato fermentare a temperatura controllata. Dopo la fermentazione affina per ulteriori 6 mesi in botte sui lieviti fini, mescolati settimanalmente con bâtonnage. Colore giallo paglierino intenso con delicati riflessi verdognoli, al naso bouquet ampio e variegato, fruttato fresco con mela verde e agrumi amari, al naso presenta profumi delicati di fiori di tiglio, acacia, noce moscata, e lievi sensazioni di erbe aromatiche al palato è vivace con dinamica freschezza, elegante e piacevole e ben equilibrato, bella corrispondenza gusto olfattiva con profondità aromatica. Particolarmente indicato con piatti di pesce d’acqua dolce, primi piatti di pesce anche accompagnati da ortaggi, verdure fresche di stagione alla griglia, frittura di pesce, ed anche con pesce alla griglia.