TENDENZE/2
Vallarino Gancia: “Vendite in aumento tra il 3 e l’8 per cento”. E le bollicine sono al top
Federvini:
la ripresa è partita
Il 2010 è un anno di ripresa per tutto il comparto vitivinicolo italiano. Lo afferma con soddisfazione Federvini, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta i vini, gli aperitivi, i liquori e i distillati.
Dopo gli anni di crisi del 2008 e del 2009 i dati di chiusura del 2010 (che saranno diffusi nel febbraio 2011) indicano al momento un aumento delle vendite nel mercato dei vini con una forbice che varia dal 3% al’8% a seconda delle categorie. «Abbiamo registrato un rilancio su tutti i mercati di prodotti importanti per la tradizione italiana come il Moscato, il Prosecco, lo Spumante e in generale dei vini di qualità» ha dichiarato il presidente di Federvini Lamberto Vallarino Gancia. Anche quest’anno sono le bollicine «a performare meglio» dice Gancia con crescite di due cifre per Prosecco (+15-20%) il Moscato d’Asti che raddoppia le vendite e l’Asti spumante con +10-15%. «Ma ancora in questi giorni si stanno decidendo i numeri definitivi» avverte Vallarino Gancia che sottolinea come siano le esportazioni a garantire i segni più anche per vini rosè (che continuano a fare tendenza), vini rossi (scoperti dalla Cina) e i vini legati al territorio Doc e Docg. Sul mercato interno continua invece il calo dei consumi. Un dato che però non preoccupa Federvini, anzi. «Nonostante la produzione dimezzata negli ultimi 10 anni – sottolinea il presidente di Federvini – la bilancia resta attiva grazie ad un passaggio sostanziale del mercato che punta decisamente sulla qualità dei prodotti legati alle eccellenze del nostro territorio». Secondo i sentiment di Federvini si rileva «una diminuzione dei consumi di alcol nelle discoteche e una crescita invece in ambiti più tradizionali come la famiglia, in compagnia di amici e nelle occasioni speciali come il Natale o il capodanno». L’affermarsi della moda dell’happy hour e degli aperitivi ha determinato una crescita dei bianchi leggeri e frizzanti. Secondo la ricerca Nielsen su «Il Consumo di Alcolici in Italia» dal 2006 al 2010 il trend generale è la flessione dei consumi sia per sesso che per età. Il dato che emerge con maggiore forza è la flessione dei consumi durante la settimana unitamente all’intensità del consumo: non più di un bicchiere per singola occasione per oltre il 50% dei consumatori e anche nei giorni di festa per il 70% dei consumatori prevale il consumo di un solo bicchiere. A bere sono per lo più uomini nelle fasce d’età di 35-54 anni. Dati che fanno pensare a un effettivo effetto dell’uso dell’etilometro sulle abitudini degli italiani. Secondo l’indagine Nielsen la discoteca non è più «il luogo sovrano del consumo» i giovani nella loro maggioranza avrebbero adottato un bere moderato facendo più attenzione alla quantità. Se sabnno di doversi mettere al volante il 98% dei giovani evita di bere alcolici pesanti, l’88% evita totalmente di bere, il 95% evita di associare diversi tipi di alcolici.