Un metodo classico Brut, un nuovo rosato e il ritorno del Doc Sicilia Rosso Riserva Honoris Causa.
Sono tante le novità presentate ieri dalla cantina Brugnano di Partinico, oggi guidata dai giovani fratelli Francesco e Giuseppe. Insieme, i due giovani, hanno ripreso l’eredità familiare, la vocazione vinicola di un territorio tra il palermitano e l’alcamese e hanno proiettato l’azienda verso una nuova storia da raccontare. “Siamo giovani e volevamo che il nostro patrimonio vinicolo non si fermasse ma proseguisse con nuovi occhi, nuove idee, nuove energie – ha affermato Francesco Brugnano -. Ecco perché lo scorso anno abbiamo presentato la nostra azienda come totalmente rinnovata. Ed oggi siamo abbastanza soddisfatti, consapevoli che c’è tanto da fare. Siamo pronti a raggiungere ciò che desideriamo a piccoli passi, con coscienza e consapevolezza, con sacrifici e passione”. Realmente è trascorso appena un anno da quando l’azienda è stata ripresentata nel panorama vinicolo siciliano in mano alla nuova generazione. La cantina di Partinico si trova in provincia di Palermo, nella Sicilia Nord-Occidentale. Si presenta con un’immagine totalmente nuova. Già nel logo un restyling che non tradisce il passato, ma lo proietta nella contemporaneità con fluidità e freschezza; caratteristiche queste ultime, che si riconoscono anche in tutte le etichette dei vini e nel packaging. Oggi l’azienda si estende su circa 90 ettari vitati in terreni collinari su più appezzamenti, a circa 300 – 350 metri di altitudine sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, nel trapanese. In mezzo, il cuore della campagna di Partinico e un appezzamento che sfiora i 650 metri di altitudine in contrada Mirto. Le bottiglie in produzione nel 2022 sono circa 200 mila.
Tra le novità presentate, il Metodo Classico Brut Brugnano. “Avevo sempre immaginato di produrlo e finalmente c’è. Abbiamo studiato le nostre vigne e i nostri vitigni, atteso con pazienza e siamo contenti del risultato. Le nostre sono uve coltivate in alta collina e questa condizione ci permette, con il Catarratto Lucido, raccolto con il giusto anticipo, di concederci e concedere questo piccolo regalo”, spiega il produttore. Il Metodo Classico Brut Brugnano nasce da uve Catarratto Lucido con una piccola percentuale di Chardonnay, coltivate nel vigneto di Monte Mirto, in provincia di Palermo, a 650 metri di altitudine sul livello del mare. Accanto al nuovo Spumante Metodo Classico Brut, arriva anche il nuovo Frappato Rosato 2022, Coraline. Un vino di grande freschezza e pulizia, caratterizzato dalla scia sapida che lo rende il compagno ideale per gli apertivi dell’estate e per accompagnare i piatti della dieta mediterranea. Coraline si ispira al mare, fin dal nome, ma anche alla tradizione trapanese della lavorazione dei coralli. Tra le novità c’è anche il “restyling produttivo” di un altro vino già presente nella gamma, Ammaru, che da ora in poi sarà prodotto con uve Zibibbo in purezza. “Ammaru è un vino che regala la piacevolezza di atmosfere isolane e marine. Siamo riusciti, insieme al nostro enologo, a dargli un’espressione più identitaria. Pensiamo che sia lo Zibibbo che non ti aspetti, aromatico ma non troppo dolce. Un bianco piacevole, che non stanca e che ha anche un ottimo rapporto qualità prezzo”.
Ed infine il grande ritorno del Doc Sicilia Honoris Causa, il rosso importante della cantina, il vino che ne ricorda il successo degli anni passati, capace di riscuotere consensi nei concorsi enologici e dalla stampa di settore. Con la guida dei fratelli Brugnano, Francesco e Giuseppe, torna al centro della scena. Un rosso complesso e capace di grande longevità. Honoris Causa Doc Sicilia, Riserva 2018 nasce da uve Nero d’Avola per il 90 % e Syrah per la restante parte. Affina in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni ad una temperatura di fermentazione di 26-30°C. Effettua la fermentazione malolattica e affina in barrique di rovere francese prevalentemente nuove per un periodo di 24 mesi e successivamente in bottiglia. Si caratterizza per il colore porpora. Al naso un frutto pieno di marasca, fiori di rosa e viola, profumi di sottobosco e fungo accennato, con un principio di note balsamiche di pino selvatico. “Ha bisogno di tanta bottiglia ma ne prevediamo già la stoffa e ne siamo orgogliosi. Le bottiglie sono numerate e hanno un design elegante. Anche la grammatura della bottiglia è evidente, ma volevamo che avesse il giusto peso”, conclude Francesco Brugnano.