di Christian Guzzardi
Sulle colline di Todi, a soli tre chilometri dal centro della città, ha sede l’azienda agricola Passo della Palomba.
Ci troviamo nel cuore della campagna umbra, in provincia di Perugia, in uno scenario ricco di storia e di bellezze paesaggistiche. È qui che nel 2010 Alessandro e Claudia Gilotti, insieme ai figli Stefano e Luca, hanno avviato la loro attività coniugando l’ospitalità alla coltivazione di ulivi e di vigne. Un restauro accurato, durato quattro anni ed eseguito con attenzione filologica, che ha permesso a Passo della Palomba di rivedere la luce dopo decenni di abbandono.
(Alessandro Gilotti)
Situata in località Cecanibbi, che fu una stazione creata dall’esercito di Annibale durante la spedizione militare che lo avrebbe portato a scontrarsi con l’esercito romano, l’azienda deve il proprio nome al passaggio dei “colombacci” (o per l’appunto “palombe”) che ogni anno transitano in questa zona durante il viaggio che compiono ogni ottobre dall’Africa all’Europa. Una tenuta di circa settantacinque ettari che comprende casali con diverse camere destinate agli ospiti, un uliveto distribuito su antichi terrazzamenti che comprende circa cinquemila piante e un frantoio interamente alimentato da energia fotovoltaica.
Un luogo destinato quindi non solo alla coltivazione e alla produzione, ma anche ad attività ricettive e turistiche. Agli ospiti di Passo della Palomba viene offerta infatti la possibilità di svolgere attività di trekking tra i sentieri del bosco adiacente alla proprietà e di partecipare a corsi di degustazione sull’olio extravergine d’oliva. Non solo ulivi, Passo della Palomba comprende anche quattro ettari di un moderno vigneto (composto da vitigni Cabernet Sauvignon, Merlot e Greghetto Umbro) dal quale si ricavano annualmente piccole quantità di vino di qualità.
Fiore all’occhiello dell’azienda resta tuttavia la produzione olearia. Sono sette gli oli firmati Passo della Palomba: cinque monovarietali, ottenuti dalle cultivar Moraiolo, Leccino, Frantoio, Dolce Agogia e Don Carlo e un blend realizzato in due versioni l’Olistico, da Moraiolo, Leccino e Frantoio, e l’Olistico Gran Cru, che comprende tutte le varietà presenti in azienda. Dall’extravergine vengono ricavati inoltre prodotti per la cosmesi e per la cura del corpo a base totalmente vegetale. Tutti gli extravergine firmati Passo della Palomba vengono realizzati a partire da una raccolta manuale effettuata nel mese di ottobre. Un lavoro corale che, nel corso di poche ore, porta le olive dall’uliveto al frantoio aziendale dove vengono molite a freddo con estrazione a ciclo continuo. Segue l’immediato filtraggio, lo stoccaggio sotto azoto e l’imbottigliamento. Una produzione complessiva di settemila litri che viene commercializzato in Italia e all’estero (prevalentemente negli Stati Uniti) sul canale Horeca o attraverso l’e-commerce aziendale.
Tra gli oli della gamma abbiamo assaggiato il “Don Carlo” 2022. Ricavato da sole olive della varietà Don Carlo, cultivar ottenuta attraverso il metodo della selezione massale, questo monovarietale si caratterizza per una grande ricchezza aromatica. Fruttato intenso dal colore verde brillante con riflessi dorati, al naso lascia emergere principalmente note erbacee e sentori di carciofo e pomodoro. Al palato si connota per un gusto armonico e molto ben bilanciato grazie a un amaro crescente, che ricorda il gusto del carciofo e della rucola, che si mescola al meglio a un piccante intenso che si fa notare soprattutto nella parte finale dell’assaggio. Extravergine strutturato e gradevolmente complesso, per le sue caratteristiche Don Carlo sa esaltate i piatti che accompagna. Si sposa molto bene con zuppe a base di legumi, carni grigliate, verdure cotte al vapore. Da provare anche in abbinamento a formaggi semi-stagionati e primi piatti. Esprime il meglio di sé a crudo.
Passo della Palomba
Località Boschetto 47, Cecanibbi
Todi (PG)
T. 335 1051401
info@passodellapalomba.com
L’OLIO IN PILLOLE