L’amore per l’alta cucina dà vita a un percorso sensoriale coinvolgente che spazia dal passato al presente attraverso la storia della famiglia Riccobono e la cucina dello chef Giuseppe Roccaforte.
La pizzeria L’Agorà nel cuore del centro storico di Casteldaccia in provincia di Palermo apre al ristorante, con una cucina molto interessante. Stupisce, esalta, accende i ricordi dell’infanzia e guarda avanti. Il personale è attento e preparato, guidati dal maitre Salvatore Giammarresi. Una gloriosa tradizione di famiglia lunga ben tre generazioni, oggi portata avanti da Alessandra Riccobono con il supporto del padre Francesco, della madre Rosellina Cusimano e del fratello Rosario. Spinta dal desiderio di far conoscere le antiche ricette di famiglia, amplia la proposta dando vita anche al ristorante. Nel menù c’è una ricca proposta di piatti di pesce e di carne preparati con diverse tecniche di cottura che ne mantengono il gusto, la genuinità e la morbidezza. Perfino il pane viene realizzato al forno a legna seguendo la ricetta del capostipite, il nonno Rosario. La cucina è in grado di sorprendere i palati più esigenti grazie alla combinazione tra innovazione e tradizione. Roccaforte è impegnato nella costante ricerca, approfondendo le tecniche di preparazione e la selezione delle materie prime di qualità. Il nuovo ristorante punta a una rivisitazione dei classici della tradizione siciliana, ponendo grande attenzione alla sostenibilità. La materia prima diviene racconto, espressione di una cucina e di un territorio. Dall’aperitivo al dessert, passando dall’assaggio della pizza di Francesco Riccobono, il nuovo menù merita. Alcuni piatti all’interno della carta sono stati raccontati qualche sera fa nella serata di inaugurazione di questo nuovo corso.
Si parte dall’amuse bouche: ricottina aromatizzata, gambero rosso in purezza e caviale. Due gli antipasti: Baaria (crema di finocchio, olio extravergine d’oliva, gambero rosso)
e la Parmigiana di melanzana. Lo chef reinventa con maestria il piacere di uno degli elementi iconici attraverso la melanzana, le alici marinate, l’olio extravergine d’oliva, la spuma di tuma persa.
Il primo piatto rievoca i sapori di una volta: i cappellacci fatti a mano esaltati dalla freschezza della bisque di scampo, la tartare di tonno e la terra di olive nere.
Il secondo: trancetto di spatola nostrana con crema di cavolfiore, lenticchie di Ustica e olio di limone.
La serata si è conclusa in dolcezza con éclair al mandarino tardivo d Ciaculli e il suo gelo.
(Rosellina Cusimano, Alessandra e Francesco Riccobono)
Una storia, quella de L’Agorà che inizia nel 1950 quando Rosario Riccobono assieme alla moglie Vincenza Tomasello, aprono il locale. Si trattava di un panificio frequentato dalla nobiltà locale, da artisti e personaggi dell’epoca, quali Leonardo Sciascia e Giovanni Castiglia. L’attività dell’antico forno a legna passa poi al figlio Francesco che nel 1999 realizza anche la pizzeria. Una gloriosa tradizione di famiglia lunga da ben tre generazioni, oggi portata avanti da Alessandra con il supporto del padre, della madre Rosellina Cusimano e del fratello Rosario. E che oggi diventa anche ristorante. “Volevamo rivalutare i sapori del nostro territorio – racconta Alessandra – attraverso le antiche ricette dei miei nonni. Perfino la pasta fresca è prodotta con le nostre mani”. La sala grande al piano superiore è in grado di ospitare 130 coperti, mentre il primo piano dedicato agli aperitivi circa 30 posti a sedere. D’estate, alle sale interne climatizzate, si aggiunge la sala esterna con 60 posti.
L’Agorà ristorante pizzeria
Via Sabotino, 38
Casteldaccia (Palermo)
T. 091 941723
Chiuso: martedì
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no