di Emanuele Scarci
Il Parmigiano reggiano chiude un 2022 con numeri record e alla manifestazione milanese Identità Golose si cimenta in tandem a scotch whisky e marmellate scozzesi. Identità Golose chiuderà i battenti questa sera.
Scottish development international, l’agenzia ufficiale del governo scozzese che promuove i rapporti commerciali tra la Scozia e i mercati esteri, si è presentata, per la prima volta, sabato a foodie e professionisti a Identità Golose con le sue produzioni artigianali del beverage, dal gin allo scotch whisky, e del food, dagli shortbread alle marmellate. Sabato hanno inaugurato lo spazio dedicato alla degustazione Glasgow Distillery e The Glenturret Distillery, importate in Italia dal Gruppo Meregalli, e, ieri, Douglas Laing & Co, Angus Dundee e Arran, i cui whisky sono distribuiti in Italia da Rinaldi 1957.
Il pairing che non ti aspetti
Nell’evento “Parmigiano Reggiano goes to Scotland: a unique pairing experience” si è ricorso all’abbinamento di diverse stagionature della Dop con una selezione di scotch whisky, dalle Lowlands alle Highlands. Simone Ficarelli, esperto assaggiatore del Consorzio del Parmigiano reggiano, ha guidato la degustazione dei single malt con Roberto D’Alessandro, spirits specialist del Gruppo Meregalli. “Dovendo immaginare quattro referenze scozzesi da abbinare al Parmigiano reggiano – ha detto D’Alessandro -, la scelta è ricaduta su due distillerie: Glasgow 1770 e The Glenturret. Dopo un attento studio delle loro caratteristiche, abbiamo deciso di sposare Glasgow 1770 Triple Distilled, che è fruttato e complesso nella sua freschezza, al Parmigiano reggiano stagionato 24 mesi, per il suo equilibrio tra sapidità e dolcezza. Glasgow 1770 The Original, che richiama il mondo della pasticceria, la frutta secca e i mieli, è perfetto in abbinamento con un Parmigiano reggiano 30 mesi, per la sua friabilità e sentori di brodo di carne e burro fuso. Passando alla seconda distilleria, il Glenturret Triple Wood, con il suo aroma di frutta matura, spezie e agrumi, è ottimo proposto con un Parmigiano reggiano stagionato 36 mesi. Infine, il Glenturret invecchiato 15 anni, con la sua complessità e struttura, sorprende se assaggiato insieme con un Parmigiano reggiano 60 mesi, intenso e granuloso, capace di emozionare”.
Vendite ok
Il Parmigiano reggiano ha chiuso il 2022 con vendite a volume in crescita del 3% (a 138 mila tonnellate), divise fra il +3,6% dell’Italia (54% delle vendite complessive) e il +1,7% dell’estero (46%). Le vendite hanno, sorprendentemente, ignorato l’aumento dei prezzi spingendo il giro d’affari vicino ai 3 miliardi di euro. Sul fronte della produzione però il trend è opposto: i volumi si sono contratti del 2,2% a poco più di 4 milioni di forme (comunque il secondo dato in assoluto) mentre il prezzo medio della stagionatura 12 mesi è rimbalzato alla Camera di commercio di Milano a 10,54 euro/kg, a un soffio dal record storico.