di Marcella Ruggeri
Caldo, accogliente, rilassante e, soprattutto, fonte di centinaia e centinaia di referenze che rispettano il gusto degli intenditori enologici.
E’ un luogo dove non solo puoi sorseggiare il nettare degli dei, ma dove puoi chiacchierare talmente a tuo agio come fossi a casa propria. Si tratta dell’Enoteca “Momenti” che nasce a Messina nella sua veste rivisitata ad hoc con sale degustazione a novembre del 2021, in pieno centro urbano (via Tommaso Cannizzaro 127, vicinissimo a piazza Cairoli), per rispondere alle continue richieste del pubblico già affezionato alla qualità delle etichette in distribuzione. L’idea dell’odierno locale salta dal cilindro dell’imprenditore Giovanni Franchina, messinese noto nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, che è sempre stato e si dichiara “un appassionato del mondo vini” e ha maturato l’esperienza nel campo della ristorazione dopo essersi imbarcato nel 2008, in un’altra zona centralissima (Via XXVII Luglio), nella “scommessa di un piccolo ristorante”, Davai, come lui la definisce, seguito poi da una “piccola bottega”, sulla stessa strada, ma a dicembre 2009 ovvero il primo esperimento “Momenti” per vendita vini. Dal pragmatismo commerciale di un punto di appoggio per circuitare anche le bottiglie del ristorante, questo posto ha acquistato sempre più consensi e proseliti, ma si è anche evoluto fino ad incarnare la vocazione dell’attuale movida nell’attuale location. Franchina è un riferimento garantito per il settore “Food & Wine” del tessuto peloritano, avendo creato nel frattempo anche il Ristorante – Pizzeria “Urban Lescà” in via Ghibellina 95 (a poca distanza da “Momenti”), gestito dai figli (in ordine di maggiore età) Francesco e Fabrizio mentre la più piccola Federica, che studia, dà una mano ogni tanto.
(La sala degustazione)
L’imprenditore effettua personalmente una selezione curata di etichette di vini (ma anche liquori e distillati) con la presenza di ogni zona d’Italia: Il suo approccio verso i vini è quello del consumatore pratico che è andato (anche per la precedente professione) e va in giro per le cantine del mondo e che può manifestare le sue preferenze, avendo apprezzato dal vivo i prodotti nelle tenute. In tema di offerta nel suo locale, ascolta le esigenze degli utenti e consiglia anche brand internazionali di Francia, Germania e Alsazia. Il suo vino del cuore non può essere un’unica etichetta per non fare torto a nessuno ma il suo “mood perenne” propende per il rosso (anzi è il suo primo amore). Certamente, sa amare e indirizza verso bianchi fermi ed anche bollicine.
(Bancone salumi e formaggi)
“Ogni mese cambiamo i vini alla mescita – sottolinea -. Oltre ai vini in carta, diamo la possibilità di scegliere anche allo scaffale”. Il desiderio e la diffusione delle bollicine sulle tavole sono in fortissima impennata: è il caso di rivedere la cernita in base anche al territorio, se tutti sono pazzi per questa categoria. Franchina bada a questo aspetto e spiega: “C’è molta predisposizione alle bollicine Metodo Classico e al Franciacorta, a discapito di champagne e Valdobbiadene”. Il punto di forza di “Momenti”, che si presta anche ai cocktail con il suo angolo bar, è rappresentato dalle Degustazioni con i crostoni in dodici versioni. Dal vegetariano, con salumi oppure con tartare di carne o pesce. O ancora i taglieri che racchiudono ingredienti di prima scelta in mostra nella vetrina espositiva. Il gusto dei messinesi si sta modificando anche attraverso i locali come “Momenti” che sensibilizzano sulla straordinarietà delle materie prime coltivate nell’Area Metropolitana dello Stretto. Le Doc peloritane dei vini meritano una pagina a parte, di cui l’imprenditore – commerciante è in qualche modo portabandiera. E’ chiaro che le Doc Faro e Mamertino siano per Franchina una icona da spingere: “Io faccio lavorare tutte le Doc – aggiunge -. Le facciamo circolare in carta. Rendo protagonista la Doc “Faro”, con i vini Palari perché Geraci è uno dei precursori. Abbiamo progetti interessanti in programma con lui da realizzare a febbraio e con alcuni produttori di vini pugliesi a marzo (Terrecarsiche 1939 dalla provincia di Bari e San Marzano – provincia di Taranto). Sono un estimatore de “Le Casematte” e di “Enza La Fauci”. Ma tutti nella nostra provincia, hanno una incredibile qualità che va incentivata ovunque”.