Il termine per poter utilizzare lo spoil system era il 13 gennaio.
Ma il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, non ha perso tempo. E lo scorso 30 dicembre ha comunicato a tutti i dirigenti e i vertici degli enti regionali la decisione presa: tutti a casa. Almeno per il momento. Anche il settore dell’agricoltura siciliano, con l’assessore Luca Sammartino, non è stato immune a questa decisione. E in un colpo solo si sono ritrovati senza un posto di lavoro i vertici dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia, il Corfilac e il Corfil Carni, per citare i più importanti. Per adesso bocche cucite sul futuro. I presidenti o i componenti dei vari cda usciti dalla porta rientreranno dalla finestra in qualità di commissari? O lo stesso governatore Schifani li rimetterà al loro posto? Poche parole dallo staff dell’assessore: “È ancora presto per parlarne. Il meccanismo dello spoil system, così come previsto dalla legge, sarà attivato nei vari enti”.
Ma che cos’è lo spoil system? Letteralmente significa “Sistema del bottino” ed è la pratica politica, nata negli Stati Uniti tra il 1820 e il 1865, per cui i vertici della pubblica amministrazione vengono sostituiti al momento dell’insediamento di un nuovo governo. Il meccanismo, dunque, rivela un’intensa relazione tra potere politico e dirigenza amministrativa, dal momento che – grazie allo spoil system – l’esecutivo in carica ha facoltà di affidare la guida della macchina amministrativa a dirigenti “di fiducia” in grado di sostenerlo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. In Sicilia non si fanno nomi per ora. L’unico “caldo” è quello di Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Agricoltura e vera memoria storica di questo settore che dovrebbe rimanere al suo posto. Per il resto, tutto è possibile. Ne sapremo di più a breve.
C.d.G.