LA CURIOSITA’
Alberto di Monaco ha cenato presso il ristorante di Giovanni Guarneri nel cuore di Ortigia durante la sua tappa a Siracusa
Un principe al Don Camillo
Lo chef Giovanni Guarneri con la moglie ed il Principe Alberto II di Monaco
Uova di ricci, seppie, pistacchio e vini siciliani hanno dato il benvenuto enogastronomico ad Alberto II di Monaco in visita, sabato, a Siracusa.
Ad invitarlo il Ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo in occasione della sessione conclusiva dei lavori del CIESM, la Commissione scientifica internazionale che si occupa della salute del mar Mediterraneo presieduta dallo stesso principe e che ha sede a Montecarlo. E’ stato lo chef Giovanni Guarneri del ristorante Don Camillo, che si trova ad Ortigia, a preparare le pietanze: “Scelte puntando ai sapori del nostro territorio e del nostro mare”, commenta Guarneri.
Una vellutata di pomodorini di Pachino innaffiati dallo spumante brut di Murgo hanno così aperto ‘le danze’. Spaghetti delle Sirene, piatto forte del ristorante a base di gamberi e uova di ricci, e Cavati con seppie e pistacchio di Bronte sono invece stati i due primi accostati al bianco Grillo di Rallo. Mamertino di Milazzo invece per accompagnare il secondo di gamberoni gratinati al miele di Zagara e il Pesce al pane. Anche quest’ultimo costituisce il piatto forte del ristorante, non solo dal punto di vista del sapore ma anche per il suo aspetto coreografico. Un successo ulteriormente confermato durante proprio questa cena di gala. “Ho avuto modo di preparare pietanze a tante persone note, dal cantante Bono degli U2 al regista Francis Ford Coppola. – racconta Guarneri – In venticinque anni di attività non ho provato alcun imbarazzo dunque. Tuttavia l’appaluso sentito che il principe di Monaco assieme agli altri trentuno invitati, provenienti da tutto il mondo, mi hanno regalato è stato per me un momento indimenticabile che mi ha riempito di commozione”. Grande soddisfazione dunque per lo chef Guarneri che ha deciso di concludere la cena con una torta ai limoni biologici di Siracusa: “Un modo per valorizzare questo nostro prodotto che recentemente è stato vittima di una truffa. Qualcuno spacciava limoni provenienti dall’Argentina per limoni siracusani”. Il principe di Monaco ha detto che tornerà e “noi saremo ben lieti di accoglierlo nuovamente. – conclude lo chef che attraverso i suoi piatti è stato ambasciatore della nostra terra – Ci auguriamo ovviamente che ci scelga. Noi conserviamo un bellissimo ricordo, è una persona molto cordiale e di grande sensibilità”.
Sandra Pizzurro