di Michele Ferraro
Uno “spoiler” in piena regola.
Possiamo definire così la presenza a Taormina Gourmet di Lele Scandurra, il pizzaiolo etneo che, fra due settimane, aprirà a Catania “L’evoluzione, pizza contemporanea” ha presentato al hotel Villa Didoro “Fuori dalla norma”, una delle pizze che saranno presenti nel menù del nuovo locale che sorgerà in zona Corso Italia. “Si tratta di una norma rivisitata in chiave contemporanea – afferma Lele Scadurra – con melanzane in doppia consistenza, una crema e una chips, pesto di pomodoro siccagno, mousse di ricotta salata e basilico. L’impasto è un blend di farina 0 e farina di tipo 1 evolutiva. Amo molto questa pizza perché rappresenta tanto la mia città, alla quale sono molto legato”. Dalle consegne come fattorino alla prima presenza al Taormina Gourmet, il percorso di Lele è stata una crescita esponenziale in cui un ruolo fondamentale è stato assolto dalla zia, anche lei pizzaiola, dalla quale il pizzaiolo etneo ha appreso i segreti del mestiere, per poi trasformarli e farli evolvere a modo suo. Quando ho iniziato la pizza era solo un prodotto da forno, adesso è prodotto di alta ristorazione. “Nel mio locale continuerò a portare avanti la mia idea, fatta di valorizzazione di prodotti locali, come agrumi, formaggi, oli, mieli e ortaggi siciliani, ma anche di contaminazioni. Ad esempio, giusto per dare un altro spoiler, una delle pizze che si troveranno nel menù è “Il mio viaggio a Roma”, una pizza con la porchetta romana, sicilianizzata grazie all’utilizzo di cipolla siciliana. “Ci sarà anche la mia ormai classica Carbonara Sicula, con pecorino siciliano e guanciale di suino nero dei Nebrodi. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura che vedrà al mio fianco Michele Mazzaglia, Gaetano Orlandi e Francesco Sciacca”. Alla pizza di Lele Scandurra, magistralmente presentata dal sommelier Mario Monte, è stata proposta all’assaggio del pubblico con un il “Fiordispina”, un perricone rosato in purezza vinificato dalla cantina Assuli di Mazara del Vallo.
A seguire l’omaggio all’ormai prossima festa dei morti. Antonio Di Blasi, della pizzeria Frida, ha portato a Taormina Gourmet una pizza che, a rischio di poter sembrar blasfemi, farebbe resuscitare i morti. La sua “Ognissanti” è una sorpresa ad ogni morso. A partire dall’impasto, sorprendente tanto alla vista quando al gusto. Una base del tutto nera, frutto di un blend fra una farina 0101 hp con un generoso 20% di riso venere. Il risultato è un impasto dal sapore delicato, croccante fuori e soffice dentro, ricco di proteine e di elevata digeribilità. Sopra la base una generosa porzione di crema di zucca fa da letto al felice matrimonio fra lardo speziato e gorgonzola di bufala campana. A completare il tutto una emulsione di rosmarino aromatizzato e mezzo gheriglio di noce. La composizione è terminata con una veloce rosolatura al cannello che oltre ad esaltare la noce e rendere ancora più morbido ad appetitoso il gorgonzola contribuisce a glassare il lardo in un tripudio di sapori che ha fatto felici gli ospiti della degustazione come bambini palermitani davanti ai pupi di zucchero. Felice anche l’accoppiamento con “Lorlando”, un nero d’avola in purezza delle cantine Assuli di Mazara del Vallo. Nel corso della presentazione, condotta dal sommelier ed esperto di farine Mario Monte, Antonio Di Blasi ha anche rivelato un piccolo segreto: presto aprirà a Palermo una nuovo locale, in zona stadio, concentrato sul tema della pizza in teglia. “Sarà una teglia elegante – anticipa Di Blasi – con posti a sedere, ed un menù che attingerà alla tradizione romana ma con ampio spazio anche al km zero siciliano”
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