di Michele Pizzillo
Al momento dell’invito a partecipare alla degustazione delle ultime annate di alcuni dei tanti vini che produce la Famiglia Cecchi, non avevamo ancora sfogliato la Guida Essenziale ai vini d’Italia 2023 di DoctorWine alias Daniele Cernilli.
Quando, finalmente, è stato possibile, abbiamo letto le poche parole con cui Cernilli sintetizza il valore di questa azienda toscana, fondata nel 1893 da Luigi Cecchi e attualmente di proprietà dei fratelli Cesare e Andrea che rappresentano la quarta generazione: “Produrre poche migliaia di bottiglie di vino di buon livello è cosa che può capitare anche a chi proprio espertissimo di viticoltura e di enologia non è. Farne diverse milioni è ben altra faccenda, soprattutto se poi i risultati sono caratterizzati da costanza e affidabilità. Questo è il caso della Cecchi di Castellina, una cantina grande e famosa, che negli ultimi anni sta percorrendo con molta determinazione la strada dell’alta qualità”. Stiamo parlando di un’azienda che produce 8,5 milioni di bottiglie che vende sia in Italia che all’estero, in particolare, tanto per citare qualche mercato, Stati Uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Svizzera, Russia, Giappone.
(Val delle Rose)
Ecco spiegato perché Cecchi è sinonimo di viticoltura in Italia e nel mondo e, nello stesso tempo, attraverso il succedersi delle generazioni, ha accompagnato il percorso storico del vino italiano che da prodotto contadino è divenuto marchio di eccellenza nazionale, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Eppure quella di Cecchi è una storia semplice, dice Serena Storri, marketing and communications manager, che introduce la degustazione poi guidata dall’enologa Miria Bracali. Una storia che inizia con Luigi Cecchi che era un consulente molto ricercato per le sue qualità di assaggiatore di vini. E, così, dalla consulenza alla produzione in proprio di ottimi vini, a fine ‘900 il passaggio fu naturale per Luigi. Bravi, però, sono stati anche i suoi eredi, visto che già negli anni ’30 i vini Cecchi si trovavano in molti paesi stranieri. Un successo che ha convinto le generazioni che si sono susseguite alla guida dell’azienda ad ampliare sempre di più la vigna, tant’è che attualmente alla Famiglia Cecchi fanno capo 6 tenute, di cui 5 in Toscana (Villa Cerna a Castellina in Chianti acquisita agli inizi delia anni Sessanta; Val delle Rose, a Grosseto, nel distretto della Maremma; Villa Rosa, sempre a Castellina in Chianti; Castello Montauto a San Gimignano; più 6 ettari a Montalcino) e una in Umbria (Tenuta Alzatura a Montefalco).
(Villa Cerna)
Poi ci sono il ristorante immerso nei vigneti di Villa Cerna, che è anche il cuore del territorio del Chianti Classico e quello ubicato nel centro storico di Montefalco, Re Tartù, che propone piatti tipici della tradizione locale mentre Val delle Rose offre tre percorsi trekking per immergersi nelle colline e nei panorami che danno vita ai vini della Toscana. Insomma, Cecchi propone una wine & food experience davvero completa e indimenticabile. Un’esperienza che, secondo noi, fa scoprire anche gli aspetti più suggestivi dell’intera Toscana, non solo dei territori del Chianti e di come una famiglia è così innamorata della propria terra. Per questo sono anche indimenticabili i vini che la famiglia Cecchi immette sul mercato e di cui abbiamo degustato le ultime annate di 8 referenze, con la guida di Miria Bracali che questi vini li fa, e li fa veramente bene.
Vediamoli.
Cobalto Vermentino Maremma Toscana doc 2020 – Val delle Rose
100% di uve vermentino selezionate in più vigneti fermentate in acciaio e in anfora che danno un vino di colore giallo intenso ma con una bella brillantezza. Bouquet complesso tra tostato del legno e profumi di erbe aromatiche. In bocca si presenta con un profumo ampio e complesso. Una volta in bocca si rivela con la dolcezza e la morbidezza conferiti dai recipienti utilizzati per la vendemmia. una volta in bocca tra dolcezza e morbidezza conferite dai contenitori utilizzati per la lavorazione. Resta, comunque, un vino che invoglia a vedere quanto ci offre di bello la natura.
Storia di Famiglia Chianti classico docg 2020 – Cecchi
Per la famiglia Cecchi rappresenta la loro storia perché è il vino testimonianza della loro interpretazione del sangiovese che si può sintetizzare in sapore, eleganza, tradizione. Insomma, è il vino in cui l’azienda si identifica maggiormente e che dal 1985 produce quantitativi che sfiorano il milione di bottiglie. Di colore rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento (che può essere anche lungo). Profumo molto fine. In bocca è intenso e persistente, con una struttura di grande equilibrio ed anche di grande armonia.
Primocolle Chianti classico docg 2019 – Villa Cerna
95% sangiovese e 5% colorino per questo Chianti che prende il nome della prima collina del Chianti classico che si incontra salendo verso Castellina. Un vino di colore rosso intenso come intenso è il profumo di fiori. Ha in sè eleganza, piacevolezza e equilibrio che insieme a freschezza, vivacità, tocco floreale e tannini ben integrati, fanno di Primocolle un vino che può invecchiare qualche anno.
Chianti classico docg riserva 2018 – Villa Cerna
Uve sangiovese 95% e colorino 5% che maturano su questa collina dove il sangiovese si esprime con grande complessità aromatica, eleganza e longevità. Tant’è che questo vino rappresenta la vera interpretazione della denominazione e del terroir di Castellina in Chianti e, quindi, che affina 14 mesi in barriques francesi e tonneaux e 9 mesi in bottiglia. I profumi sono floreali, sostenuti da aromi di pepe nero, scorza d’arancia e prugna; in bocca è un vino di grande armonia sostenuta dal perfetto equilibrio di acidità, alcool e tannini. La prima annata porta la data del 1969.
Chianti classico docg Gran Selezione 2018 – Villa Rosa
100% sangiovese coltivato a Castellina in Chianti e vinificato in rosso con macerazione prolungata sulle bucce. L’affinamento è di 15 mesi in tonneaux, 3 mesi in cemento e un anno in bottiglia. Il colore è rosso intenso con profumo elegante caratterizzato da note floreali che si integrano a un delicato fruttato e a leggere note speziate. In bocca è sapido, vivace, con note di viola, confettura di amarena e un tannino che si rivela a poco a poco, fino a diventare vivo e privo di spigolature. Insomma, un vino ottenuto all’insegna della parola d’ordine dell’azienda che vuole il rispetto delle uve per rappresentare l’eleganza e la raffinatezza del sangiovese.
Poggio al Leone Morellino di Scansano docg riserva 2019 – Val delle Rose
Uvaggio di sangiovese (90%) e il resto cabernet sauvignon con vino affinato 12 mesi in barrique e altri 9 mesi in bottiglia. Il colore è rosso rubino molto intenso. Il profumo è di frutto maturo, prevalentemente amarena e prugna e leggere note speziate. In bocca è elegante con un buon corpo, ottima struttura, note fruttate, ciliegio rossa sotto spirito, liquirizia e tabacco, bella trama tannica e una lunga persistenza. E’ un sangiovese affinato 15 mesi in tonneaux, 3 mesi in cemento prima dell’imbottigliamento e un anno in bottiglia. E’ un vino di un’eleganza che regala delle belle soddisfazioni.
Aurelio Maremma Toscana doc 2018 – Val delle Rose
Dedicato all’antica Via Aurelia, è un merlot di Maremma autentico e contemporaneo e, quindi, anche vino che già dalla prima vendemmia, nel 2013, si è subito imposto come espressione del terroir. Il colore è rosso intenso. I profumi sono di piccoli frutti rossi mature, spezie, pepe e cioccolato. In bocca è di corpo, caldo, morbido, con tannini vellutati e ben equilibrati.
Samma cabernet Maremma Toscana doc 2017 – Val delle Rose
100% di uve cabernet franc raccolte nella vigna Poggio la Mozza e vinificate in rosso con macerazione prolungata sulle bucce. Invecchia 12 mesi in barrique, più 6 mesi in bottiglia. E’ un vino che rappresenta la massima espressione di cabernet di questa tenuta – oltre che varietale – acquisita dalla famiglia Cecchi nel 1996 e caratterizzato da grande complessità ed eleganza con note di confettura di more, peperone verde, pepe. Samma è dedicato al precedente proprietario di Val delle Rose che, dicono i Cecchi, è stato custode di questi terreni prima di noi. E’ stato prodotto la prima volta con la vendemmia 2015.
Cecchi
Casina dei Ponti 58 – Castellina in Chianti (Siena)
T. 0577 54311
www.famigliacecchi.it
cecchi@cecchi.net