di Stefania Petrotta
La Nazionale Italiana Macellai chiude con tre ori e un bronzo i Mondiali di Macelleria del 2022 che si sono tenuti a Sacramento, capitale della California.
Alla competizione, che ha visto la partecipazione di 13 nazioni provenienti da tutto il mondo, l’Italia si piazza seconda nel medagliere, dietro solo alla Germania, ma davanti a nazioni con una rinomata tradizione nel taglio e nella preparazione delle carni come l’Irlanda, la Gran Bretagna e la Francia. Le medaglie d’oro sono state assegnate per il “Miglior preparato di pollo”, il “Miglior preparato di agnello” e la “Miglior tecnica nel disosso”, queste ultime due vinte dal nostro Gianni Giardina, macellaio di Canicattì, in provincia di Caltanissetta, già vincitore del Best in Sicily come miglior macellaio 2019. “Sono state giornate molto emozionanti – racconta Giardina appena rientrato in Sicilia – L’adrenalina, la sana competizione e lo spirito di squadra sono stati il motore delle gare. Ma, al pari delle vittorie ottenute, la cosa più bella per me, e penso per tutti i miei compagni, è stato rivedere tanti colleghi provenienti da tutte le parti del mondo che, prima di essere avversari, sono amici. Il più bel traguardo dopo questi anni di difficoltà e incertezza. Ritorno al lavoro con lo stimolo di fare ogni giorno meglio e la consapevolezza che la strada scelta è quella davvero giusta”.
(Gianni Giardina)
“Sono certo che questo risultato contribuirà a far crescere tutta la categoria a livello nazionale – dichiara Orlando Di Mario, macellaio di Sermoneta e presidente della Nazionale Italiana Macellai – È bene infatti che si comprenda quanto un macellaio preparato sia una figura importante per tutta la filiera gastronomica. Se un macellaio lavora bene, i risultati si vedono trasversalmente: dalla cucina della famiglia fino a quella del ristorante stellato. Avere un macellaio competente permette inoltre un consumo etico e responsabile della carne”. E ancora Francesco Camassa, macellaio pugliese e capitano della Nazionale: “Il ruolo del macellaio sta rinascendo a livello mondiale e l’Italia non è da meno. Oggi i butcher italiani affiancano gli chef nella stesura dei menù, hanno competenze per quanto riguarda i vini, hanno esperienze che svariano su tutti i fronti della gastronomia”. La medaglia di bronzo è andata a Claudio Fidone, per la categoria Young Butcher.