Sandro Bottega, patron dell’omonima azienda alle porte di Treviso, racconta le difficoltà di questa vendemmia nella zona di produzione del Prosecco, lasciando comunque uno spiraglio di ottimismo.
“Il caldo intenso dell’estate 2022 e la perdurante siccità hanno messo a rischio la vendemmia, tuttavia le piogge delle ultime settimane e il contemporaneo abbassamento delle temperature sono stati provvidenziali sia per la qualità che per la quantità dell’uva che inizia ad essere raccolta nella zona del Prosecco. Ci potrebbe essere comunque una diminuzione quantitativa del 10%, tuttavia è ancora presto per indicarlo con certezza”. Entrando più nel dettaglio, Bottega spiega: “In generale il caldo eccessivo e la carenza d’acqua hanno bloccato il ciclo vegetativo della vite, comportando un ritardo nella maturazione delle uve. In particolare è stata penalizzata l’acidità, tuttavia se nei prossimi giorni si manterranno queste temperature moderate, il livello dell’annata 2022 potrebbe essere eccellente. In generale il grado alcolico è elevato e consentirà di avere vini con un buon corpo”. Ma la siccità e le difficoltà nel trovare personale, hanno reso necessario un adeguamento: “Rispetto al passato, anche recente, siamo costretti a cambiare i metodi di coltivazione per adeguarli rapidamente alle necessità, come per esempio la gestione del fogliame e del suolo. Inoltre va sottolineato che il rafforzamento delle biodiversità rappresenta un anticorpo naturale a protezione della vite e dell’uva. C’è una difficoltà diffusa nel reperire personale per la vendemmia e ci sono difficoltà nella gestione legale del personale in questione. Non escludiamo l’ipotesi, al momento remota, di non riuscire a raccogliere i grappoli in alcuni filari perché non si trova manodopera disponibile”.
C.d.G.