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Vino della settimana

Vino della settimana – Franciacorta Docg Brut Satèn de La Fiorita Franciacorta

13 Agosto 2022
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di Federico Latteri

Nata nel 1973 per iniziativa di Paolo Bono come azienda per l’allevamento e la viticoltura, dal 2000 La Fiorita ha intrapreso un nuovo progetto di crescita qualitativa rivolto alla produzione di Franciacorta.

Oggi è gestita dalla famiglia Bono-Plebani. I vigneti si estendono complessivamente per 12 ettari, metà di proprietà e metà in affitto pluriennale, distribuiti in diversi comuni della Franciacorta e tutti coltivati direttamente. Sono costituiti per il 70 per cento da viti di Chardonnay e per la restante parte da Pinot Nero. Inoltre, una piccola quantità di uve (frutto di circa 2 ettari di vigna) viene acquistata da conferitori storici.

La nuova cantina costruita nel 2011 si sviluppa su due piani, di cui uno completamente interrato, coprendo all’incirca 2 mila metri quadrati. Entro quest’anno verrà realizzato un ampliamento della parte ipogea che permetterà affinamenti più lunghi e di maggiori quantità di vino. Fanno parte della tenuta anche un agriturismo e una fattoria didattica. La produzione annuale di Franciacorta si aggira intorno alle 100 mila bottiglie, divise tra le etichette di una gamma completa che conta 8 referenze delle varie tipologie, tra Brut, Satèn, Rosè, Millesimati e via dicendo.

Degustiamo il Franciacorta Docg Brut Satèn, tipologia caratterizzata da una più bassa pressione in bottiglia (massimo 5 atmosfere), che si distingue per morbidezza e setosità, caratteristiche in questo caso dovute anche alla parziale maturazione in legno e al residuo zuccherino di 6 grammi/litro. Chardonnay in purezza, è fatto con uve provenienti da vigneti allevati a guyot con densità di 5.500 ceppi per ettaro che si trovano all’interno dei territori di Ome, Paderno, Passirano e Rodengo Saiano, comuni delle porzioni orientale e nord orientale della Franciacorta.

I suoli su cui crescono le viti sono colluvi colLinari e di origine fluvio-glaciale. La vendemmia ha luogo tra l’ultima decade di agosto e la prima decade di settembre. Viene effettuata con selezione manuale dei grappoli e utilizzo di piccole cassette (da 15 chilogrammi circa). La vinificazione della base spumante inizia con la pressatura soffice senza macerazione, seguita da fermentazione in vasche di acciaio inox a 16 gradi centigradi per l’85 per cento della massa e in piccole botti di rovere per l’altro 15 per cento. L’affinamento sulle fecce nobili si protrae per almeno 6 mesi. Non viene svolta la malolattica. Ogni vigneto e ogni spremitura vengono vinificati separatamente al fine di valorizzare nel modo migliore le varie espressioni legate a uve, parcelle e annata. Saranno in ultimo gli assaggi a determinare quali vini e in che percentuale assemblare per creare la base definitiva. Il processo di spumantizzazione prevede minimo 30 mesi di permanenza sui lieviti. Dopo la sboccatura il Franciacorta Satèn affina in bottiglia per 4 mesi.

Nel calice si presenta di colore giallo dorato chiaro e brillante con un perlage fine e persistente. E’ fine all’olfatto con sentori di mela, melone bianco, scorza di limone candita e un tocco floreale. Il bouquet si distingue per compostezza e integrità dei profumi, mostrando una piacevolezza che fa leva su armonia e “giusta misura”. Il sorso, fresco e ben calibrato nella consistenza, si regge sull’equilibrio che vede da un lato una buona acidità e dall’altro delicate morbidezze. Sapido e di buona lunghezza il finale. Un Satèn ben fatto che darà il meglio di sé in abbinamento con piatti di pesce come antipasti, primi e secondi delicati, oppure risotti e vellutate di verdure.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

La Fiorita Franciacorta
Via Maglio, 10 – Ome (Bs)
T. 030 652279
info@lafioritafranciacorta.com
www.lafioritafranciacorta.com

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