IL PRODOTTO
Il formaggio siciliano ha ottenuto il riconoscimento che ne permette la commercializzazione nei paesi dell’Unione. Il presidente del Consorzio: “Per noi è un punto di partenza”
La Vastedda
del Belice
Dop in Europa
Si aprono le porte dell’Europa per la Vastedda della Valle del Belice Dop. Il famoso formaggio siciliano, infatti, ha ottenuto il riconoscimento europeo che ne permette la commercializzazione nei paesi dell’Unione.
A dare la notizia è lo stesso Massimo Todaro, presidente del consorzio per la tutela del formaggio Vastedda della valle del Belice: “Siamo molto felici e soddisfatti di questo risultato – ha dichiarato – che per noi è anche un punto di partenza in quanto si aprono così le porte per la commercializzazione all’estero del nostro prodotto”.
Dal 17 marzo del 2008 al 2010 sono state prodotte 36 tonnellate del tipico formaggio di pecora a pasta filata ottenuto con latte ovino intero, crudo, ad acidità naturale di fermentazione. La Vastedda è un formaggio da gustare fresco, appena tre giorni dopo la produzione. Si presenta sotto forma di focaccia priva di crosta con facce lievemente convesse con un peso che si aggira fra i 500 d i 700 grammi, colore bianco avorio, pasta liscia, odore tipico di latte fresco pecorino, sapore dolce, fresco e gradevole, con striature appena acidule. Il nome del formaggio deriva dalla forma dei piatti fondi di ceramica, le Vastedde per l’appunto, dove il formaggio viene sistemato dopo la filatura, che conferiscono la tipica forma di pagnotta.
La produzione del latte, ma anche del formaggio si realizza in alcuni comuni di Agrigento (Caltabellotta, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belìce e Sciacca), Trapani (Calatafimi, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa
Ninfa e Vita) e Palermo (Contessa Entellina e Bisacquino).
Piera Zagone