Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 188 del 21/10/2010

IL PROGETTO La gdo punta sulla vigna

21 Ottobre 2010
stefanoni stefanoni

IL PROGETTO

La catena Despar debutta con una linea di etichette di fascia media con il brand Vignaia Bauducco. Sugli scaffali le grandi Doc piemontesi. “Più qualità, ecco la nuova strategia”

La gdo punta
sulla vigna

La gdo sceglie la vigna, sugli scaffali approda una nuova filosofia per valorizzare il territorio. E’ la politica che traccia Despar per la categoria vino sotto la guida di Roberto Stefanoni (nella foto).

La catena debutta con una linea di etichette di fascia media con il brand Vignaia Bauducco. Prodotto a marchio commerciale che propone una selezione più pregiata, 73 mila le bottiglie, dai 4 ai 7 euro, pensata per legare ancora di più Despar alle aree in cui è presente, e per soddisfare una tendenza che vede incrementare un consumo di vino più sporadico ma di qualità.
Frutto di una ricerca delle migliori zone di produzione, per il momento le prime etichette che riempiranno i calici del consumatore saranno i grandi del Piemonte: le due docg Barolo e Barbera d’Asti e la Langhe Doc Nebbiolo. La gamma si completerà poi con altre eccellenze dell’enologia italiana. Strategia diversa che privilegia il vino come protagonista, fino ad ora rimasto all’ombra nella fascia di prezzo bassa. Ne spiega i termini Stefanoni: “L’idea è nata dall’esigenza di adottare un approccio che potesse dare una connotazione particolare all’offerta, con prodotti riconosciuti buoni dai clienti, con un marchio strettamente legato al territorio. Così siamo andati a cercare direttamente nelle zone vocate. Ad individuare il terreno, il produttore agricolo e la vigna che ci possono garantire il massimo della qualità per tutta la filiera. Questo al fine di potere tracciare il prodotto dalla vigna allo scaffale”. Certificazione diventa quindi parola d’ordine per assicurarsi la soddisfazione del cliente: “I consumatori hanno bisogno di certezze del prodotto – ribadisce il manager -. La cronaca è piena di notizie di frodi alimentari. Per questo quello che abbiamo cercato è una partnership sia con un’azienda che potesse garantire la qualità e con cantine o produttori stessi che facessero qualità”. Da tramite con i produttori, in questa ricerca, ha fatto la MGM Mondo del Vino, colosso dell’export del vino italiano che oggi porta il meglio del vino italiano in 40 paesi di tutto il mondo. Premiato per due anni consecutivi, nel 2009 e 2010 da Mundus vini come migliore produttore di vino, ha messo a disposizione la propria competenza del territorio creando joint venture con le migliori realtà locali.
Sodalizio che porta grande distribuzione e produttori a stare dalla stessa parte, come afferma il direttore commerciale di MGM Marco Martini: “Despar sta dando un segnale importante indicando il tipo di sviluppo che si può avere nella gdo. L’unico modo per portare qualità sullo scaffale. Il settore del vino sta subendo un depauperamento. C’era bisogno di una strategia nuova, con dei risultati positivi. Ma questi come si possono ottenere? Con quella velocità tramite cui si crea conoscenza dei prodotti del territorio e Despar ha gli strumenti per fare questo. Da parte nostra abbiamo messo a disposizione la conoscenza delle uve, del territorio e la garanzia di una certificazione di processo”. Despar con Vignaia Daubucco lancia la politica del fare sistema che si riflette, seppur nettamente in controtendenza, anche in quella commerciale. “Con questo progetto il nostro obiettivo non è quello di partire dal prezzo per fare il prodotto. Invece individuiamo la qualità del prodotto per il cliente e sulla base di questa qualità il prezzo, non andiamo ad esasperarlo – ribadisce Stefanoni -. Accettiamo per buono quello che è il costo proposto dall’agricoltore. Se poi il prezzo d’acquisto dovesse risultare fuori target per avere un buon posizionamento allo scaffale si ritara il prezzo, ma sempre e solo partendo dal discorso della qualità”.

Manuela Laiacona