Creare itinerari ed esperienze culturali ed enogastronomiche per rendere indimenticabile la scoperta di un’area della Puglia ancora poco conosciuta è l’obiettivo di Salento delle Murge.
Si tratta una rete di ventiquattro imprese di vari settori, che in sinergia con il territorio valorizzano le proprie radici e le proprie attività imprenditoriali per proporre un’offerta turistica collettiva che presta attenzione alla sub regione salentina, coinvolge i comuni delle province di Taranto e Brindisi. “Con la professionalità dei nostri partner selezioniamo percorsi in una nuova chiave di lettura, sono un connubio tra arte, folklore, storia e cibo, così da mostrare tutti gli aspetti fuori dalle più note rotte turistiche – afferma Carmen Valente – manager di rete. Olive, uva, fichi, capperi, ortaggi trasformati in olio, vino, succhi, conserve e confetture sono espressione della cultura e delle tradizioni del territorio. Salento delle Murge ha avviato un processo di valorizzazione commerciale dei prodotti in chiave di filiera, territorio, brand e turismo esperienziale. I luoghi di produzione dei beni agroalimentari e artigianali diventano attrattori turistici identitari contribuendo alla crescita dell’attrattività rurale. I percorsi esperienziali di Salento delle Murge ricordano che il mondo è una vera e propria scenografia di uno spettacolo, che va in scena quotidianamente, di cui non dobbiamo restare solo spettatori, ma che abbiamo la possibilità di vivere appieno, entrando in contatto diretto, così da forgiare un profondo legame emotivo fra noi e quei luoghi, che acquisiscono valore in virtù delle nostre esperienze e dei nostri ricordi. Il vissuto umano prende forma in spazi a cui diamo un significato e che ci viene naturale raccontare, affinché ogni tempo ed ogni luogo divenga comunicabile, comprensibile e possa essere ricordato”.
La rete di imprese è nata qualche mese prima del Covid, dopo lo stop obbligato, entra ora nel pieno della sua attività. È stato organizzato un ciclo di eventi per far conoscere la start up, l’iniziativa e le aziende associando momenti di dibattito e approfondimento a quelli conviviali. Il primo appuntamento si è tenuto il 17 giugno presso il frantoio Anastasia a Fragagnano (Ta). Si è parlato dell’olio extravergine come attrattore turistico e culturale. La Puglia è la regione italiana in cui è concentrato il 60% della produzione di olive in Italia. Alla luce nuove le linee guida è emerso che per l’esercizio dell’attività oleo turistica i produttori di olio potranno beneficiare degli stessi incentivi dei produttori di vino. Il secondo appuntamento “Capperi in Vigna” è un evento/esperienza, si terrà nell’azienda agricola di Emilia Blasi, a Grottaglie il 30 giugno alle ore 18.30. Il cappero svolge un’azione antiossidante è stimolata da quercetina, rutina e kaempferolo, con un apporto calorico molto basso di circa 23 calorie per 100 grammi di alimento. Con le radici del cappero si ottengono, inoltre, decotti curativi, utili per la depurazione di fegato e intestino. I partecipanti saranno coinvolti nella raccolta e conservazione dei capperi, ognuno porterà a casa il suo raccolto. L’ultimo appuntamento sarà dedicato alla divulgazione delle caratteristiche nutrizionali ed alle declinazioni d’uso delle cosiddette “conserve”, realizzate con frutta e verdura, prodotti tipici di questa terra baciata dal sole e abbracciata dal mare. La manifestazione è in fase di definizione.
C.d.G.