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L'iniziativa

Conoscere l’arte attraverso il gusto: una serata speciale ai Dù Cesari di Torino

31 Maggio 2022

Secondo l’Oxford English Dictionary, l’arte è “l’espressione o applicazione della abilità creative e dell’immaginazione degli esseri umani, nella produzione di opere principalmente apprezzate per la loro bellezza e forza emotiva”.

“Para” – [dal gr. παρα-, elemento compositivo che rappresenta la prep. παρά “presso, accanto, oltre, ecc.”] – oltre il gusto. È questo il nuovo progetto dello Chef Danilo Pelliccia, già noto per aver sdoganato la cucina romana a Torino nel suo ristorante Dù Cesari, che sperimenterà nuove ricette fatte di accostamenti inediti a caccia di sapori ed emozioni. Se i piatti fossero movimenti artistici come si potrebbero leggere? Da un’idea di Micol Ferrara sviluppata per la serata del 31 maggio in collaborazione con Lorenzo Germak (fondatore di Paratissima), Marco Lombardi (giornalista) e Flavio Tiberti (artista).

La tavola si trasformerà in uno spazio in cui imparare a conoscere l’arte attraverso il gusto (ParaGusto). Il menù prevede: flan di puntarelle con crema di pecorino, tonnarelli al nero con pecorino, stracciatella e bottarga, filetto di maiale con guanciale di pata negra Joselito e per dessert gelato alla sambuca nera. “Associare la tavola alle arti non è una cosa nuova: i programmi che lo fanno, tuttavia, si limitano a cercare delle (facili) corrispondenze visive. Con la Cinegustologia, invece, come succede nel mio programma su Gambero Rosso Channel, Come ti cucino un film, il gioco associativo passa per gli altri sensi, così diventando più personale e più profonda”, dichiara Marco Lombardi che guiderà gli avventori alla scoperta delle innumerevoli connessioni tra le opere del poliedrico Flavio Tiberti e i piatti dello Chef Pelliccia. “Una summa delle emozioni evocate. Un misto di eleganza e lussuria, di opulenza e gusto. Un bianco e nero dalle tinte violente, e sapientemente armoniche. Un canone inverso, un navigare controcorrente per chi ama sorprendere”, aggiunge Micol Ferrara. Non resta, dunque, che sedersi a tavola e lasciarsi guidare in un’esperienza di gusto. Intensa e diversa.

C.d.G.