di Michele Pizzillo
Un “tradimento” dai risvolti positivi per una terra di grandi insediamenti etruschi che si scopre ideale per produrre vini in purezza e di una famiglia che ritorna di nuovo alla terra, quello che fece 25 anni fa Giuseppe Cantoni al padre.
Nel 1997, Cantoni, appartenente ad una famiglia lombarda di San Colombano al Lambro, agricoltori da generazioni, dopo una lunga carriera di industriale all’estero, torna in Italia e decide di sciogliere il giuramento fatto al padre di non dedicarsi all’attività agricola. Forse per una sorta di rimorso per il “tradimento”, insieme alla moglie Tiziana e ai figli Matteo e Nicola, invece della Lombardia, sceglie la Toscana per il ritorno alle origini e, come ha rammentato Matteo nel corso della degustazione organizzata a Milano, presso il ristorante Il Liberty, percorrono in lungo e largo la campagna toscana alla ricerca del posto giusto che individuano nella Fattoria Fibbiano che si trova in terra di Pisa, nella valle dell’Era, vicino Terricciola, di proprietà della famiglia Gherardi del Testa Barasaglia, ma con origini datate intorno al 1300. Aggiunge Matteo: “Capimmo subito che da lì sarebbe ripartita la nostra nuova vita, una vita semplice ma piena, a contatto con la terra e le cose più pure, lontano dai rumori e dalla routine della città. Insomma, il posto giusto per mettere in pratica la nostra concezione di coltivare la vite”. Tant’è che i lavori di ristrutturazione del fabbricato principale partirono subito dopo l’acquisizione, per trasformarlo in una struttura turistico ricettiva pronta a raccogliere nuove storie, incontri, esperienze. Il progetto produttivo legato alla parte agricola, vede la realizzazione di una nuova cantina, il recupero dei vecchi vigneti, ed il reimpianto di nuovi con cloni selezionati, oltre alla messa a dimora di nuovi filari di cipressi anche perché nel vecchio casolare è stato creato un bellissimo e accogliente agriturismo.
“Abbiamo trovato una vigna con più di cento anni di vita, sopravvissuta agli eventi, al tempo, alle mode e alle manie dell’uomo. Come potevamo non sentirci come suoi padri adottivi? Come avremmo potuto cedere alle effimere lusinghe del mercato non apprezzando e valorizzando questo patrimonio?”, dice Matteo che prosegue affermando che “ci piace definirci coltivatori custodi. I viticoltori hanno delle responsabilità nei confronti di certi vitigni, intima e verace espressione di un territorio” che sono, nei 25 ettari di vigna, Sangiovese, Sangiovese forte, Sangiovese polveroso, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Vermentino e Colombana, vitigno quest’ultimo, che avrebbe anticipato di qualche secolo l’arrivo della famiglia Cantoni (che, così, trova l’uva bianca che identica a quella che viene coltivata nel loro paese di origine e divenuta anche doc lombarda, San Colombano, appunti), visto che sia stato portato quaggiù da un monaco cistercense scozzese dalla Certosa di Pavia.
Per la famiglia Cantoni il “vino vero” è l’autoctono “quello che amiamo chiamare “The real tuscan wine”, prodotto da uve di proprietà perché siamo una famiglia di agricoltori che fanno vino, dice Matteo che s’interessa della parte commerciale di Fattoria Fibbiano mentre il fratello Nicola si dedica alla cantina e il padre Giuseppe si occupa della gestione generale e della cura dei vigneti. Tant’è che alla degustazione milanese è una sfilata di vini in purezza e tutti certificati biologici, ed è stata considerata come il punto di partenza di una nuova vita per l’azienda toscana che esporta quasi il 90% delle 120.000 bottiglie che produce. Matteo, infatti, è impegnato a creare una rete distributiva sul territorio nazionale per ridurre la dipendenza dal mercato estero. Che sono
In Fermento spumante metodo ancestrale
Uve Sangiovese messe direttamente in pressa utilizzando CO2 alimentare per conservarne la fragranza e preservarle dall’ossidazione. E, dopo, procedere al travaso togliendo le impurità ottenute dalla chiarifica, bloccando a fermentazione per poi procedere all’imbottigliamento facendo terminare la fermentazione dell’uva in bottiglia. A conclusione di questo procedimento, nel bicchiere si trova un vino dal colore bianco paglierino opaco, con una bolla naturale, fresca, sapida e aromi che al naso richiamano frutti gialli maturi. La produzione è sulle 5.000 bottiglie.
Vermentino igt Toscana 2021
100% di uve Vermentino raccolte ad inizio settembre, con il mosto crio-macerato e fermentazione a temperatura controllata per 30giorni. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdi. Il profumo è caratterizzato da sentori di lavanda, melissa e timo. Al palato è morbido, minerale, con un gusto fresco e persistente e una buona acidità. La produzione è sulle 20.000 bottiglie all’anno
Colombana igt Toscana verdea bianca 2021
100% Colombana raccolta a fine settembre, con il mosto crio-macerato nella cisterna e poi spostato in una vasca per la fermentazione a temperatura controllata. Segue un affinamento di 6 mesi in cisterna di cemento e altri 2 mesi in bottiglia. Il colore è giallo paglierino. Il profumo denota una complessità di frutti esotici come banana, ananas, papaia. In bocca è fresco, sapido e con una buona acidità che rende il vino ancora più fresco. La produzione è stata di 4.000 bottiglie. Da aggiungere, inoltre, che Fattoria di Fibbiano è l’unica azienda che produce Colombana in purezza.
Ciliegiolo igt Toscana 2019
100% Ciliegiolo con uva raccolta a metà settembre in una vigna impiantata su terreno ricco di scheletro marino. Le uve vengono diraspate, pigiate e per caduta inviate in speciali roto-fermentatori dove sostano per 10 giorni, prima della fermentazione alcolica. L’affinamento prevede 4 mesi in cisterna, successivamente 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e un ulteriore riposo di 4 mesi in bottiglia. Vino di colore rosso rubino intenso con un bouquet prevalentemente fruttato di ciliegia, lampone e mora. In bocca è di ottima struttura e persistenza, con un tannino morbido. La produzione è stata di 8.000 bottiglie.
L’aspetto igt Toscana 2016
Questo bel vino rosso rappresenta una sorta di eccezione alla regola visto che “ci siamo incaponiti e ricorrere all’uvaggio di Sangiovese e Canaiolo”, rammenta Matteo. Dopo le operazioni di vinificazione, il vino sosta per 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica e, poi, 16 mesi in botti di rovere di Slavonia e cui seguono 12 mesi di riposo una volta imbottigliato. Vino di colore rosso rubino intenso con riflessi granato, all’olfatto presenta note complesse di frutta matura, spezie ed erbe aromatiche. In bocca è pieno, di ottima struttura, con una persistente e consistente trama tannica. Ne sono state prodotte 12.000 bottiglie.
Sanforte Costa Toscana igt 2016
Il nome è dato dall’utilizzo di Sangiovese forte in purezza vendemmiato a fino settembre, con il vino che sosta 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica e successivamente 12 mesi in botti di rovere di Slavonia ed altri 12 mesi di riposo in bottiglia. Vino di colore rosso rubino con riflessi granati e profumo di frutta rossa matura, pepe e tabacco. In bocca è caldo e avvolgente, con una trama tannica elegante e setosa. La produzione è stata dii 7.000 bottiglie.
Ceppatella Terre di Pisa sangiovese doc 2015
100% Sangiovese raccolto ad inizio ottobre. E’ un vino di lungo invecchiamento visto che dopo i 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica, il vino viene messo in botti di rovere di Slavonia per 30 mesi. E, poi, ci sono ancora 12 mesi di riposo in bottiglia. Vino di colore rosso intenso con riflessi granato, all’olfatto si avverte un concentrato di sentori di confetture, pepe, vaniglia e cacao. In bocca è caldo, avvolgente con una grande componente tannica di ottima persistenza. La produzione è stata di 5.000 bottiglie.
Fattoria Fibbiano
Via Fibbiano 2 – Terricciola (Pisa)
T. 0587 635677
www.fattoria-fibbiano.it
wine@fattoria-fibbiano.it