IL CASO
C’è il via libera da Roma su come indicare i vitigni nelle bottiglie. Ma per l’Ufficio repressione frodi di Palermo non basta
Etichette
e Igt Sicilia,
nuovo stop
Nuovo stop per la descrizione dei vitigni sulle etichette delle bottiglie Igt Sicilia. L’Assovini aveva salutato con grande soddisfazione la notizia che il Ministero delle Risorse agricole aveva dato il via libera alla possibilità che la dicitura Igt Sicilia Bianco, o Rosso, o Rosato, consentisse di descrivere nel resto dell’etichetta tutti i vitigni di cui è composto un vino.
Risolvendo così un dubbio interpretativo del disciplinare che non pochi problemi aveva creato a molti produttori sanzionati perché, per l’appunto, non avrebbero rispetatto le norme. Ma a Palermo, alla sede dell’Ufficio repressione frodi, diretto da Antonio Raimondo, secondo alcune indiscrezioni, disconoscono fino ad oggi la novità giunta da Roma. Per i funzionari del capoluogo siciliani scrivere Igt Bianco, per esempio, non consente la possibilità di spiegare in altra parte dell’etichetta che quel vino è fatto da più di due vitigni. Il sì da Roma era stato disposto dall’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi. Adesso si apre un nuovo braccio di ferro. L’ufficio di Palermo non ha accolto la nuova indicazione solo perché non ne è ancora a conoscenza oppure perché pone dubbi sull’applicabilità di quanto disposto da Roma? Si saprà nei prossimi giorni.
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A lato Il foglio con cui il ministero autorizza a poter scrivere più vitigni sulle etichette degli Igt Sicilia.