di Emanuele Scarci
A maggio il maestro della fotografia Vittorio Storaro girerà un video in Sicilia che avrà come principale protagonista la luce dell’Isola.
Partendo dai contenuti fotografici e video creati da Storaro, verrà coinvolta una community di fotografi sempre sul tema della luce e di Madre Terra. Le immagini saranno pubblicate sul canale Instagram @cusumanowinery e successivamente diventeranno il motore di una raccolta di fondi a scopo benefico. “Non pensavo che Storaro avrebbe accettato la nostra proposta – racconta Diego Cusumano nel corso della presentazione a Milano – A maggio il maestro verrà nelle nostre tenute per due settimane e lavorerà liberamente. Al centro della sua attenzione ci sarà solo la luce delle nostre terre, di cui i vini sono l’espressione”. Perché questa scelta artistica? “Con mio fratello Alberto – risponde l’imprenditore – ci interrogavamo da tempo su come raccontare il tratto distintivo della luce. Specie dopo i due anni della pandemia. La scintilla è scattata durante il progetto del nuovo vino Fosnuri nella Tenuta di San Giacomo a Butera dove la luce è al quadrato: è potenziata dalla rifrazione del terreno calcareo bianchissimo. Il maestro Storaro è il massimo interprete internazionale della luce”. Storaro è stato insignito di tre premi Oscar per i film “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’ultimo imperatore”.
(Vittorio Storaro)
La novità Fosnuri
Il nuovo vino Fosnuri è un Syrah in purezza, coltivato nei terreni calcarei della Tenuta San Giacomo che sorge a una quota di 450 metri, con esposizione a sud. Le bottiglie prodotte sono soltanto 3 mila. Nel complesso Cusumano produce 12 vini in 5 tenute per 525 ettari di vigneto di proprietà: Ficuzza a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; San Giacomo a Butera (Caltanissetta); Presti e Pegni sulle colline di Monreale; Monte Pietroso a Monreale e San Carlo a Partinico. A questi se ne aggiungono altri 5 della cantina Alta Mora sull’Etna: si tratta di 2 cru, i classici bianco e rosso e il rosato Doc. Nel 2013 Cusumano ha creato il brand Alta Mora ponendo sotto un unico cappello le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.
Vendite ok
Quanto all’anno in corso, Cusumano sottolinea che nel primo trimestre di quest’anno le vendite sono allineate al 2019. Nell’anno della pandemia lo scivolone era arrivato al 18%. “Nel 2021 il fatturato è risalito a 16,6 milioni – precisa Cusumano – non lontano dai 18 del 2019. Ma in azienda non siamo mai stati afflitti dalla “fatturopatite”: non ci interessa stressare la produzione per crescere a tutti i costi. Procediamo col nostro passo e soltanto con uve di nostra proprietà. Questo spiega perché produciamo appena 2,5 milioni di bottiglie con oltre 500 ettari di vigneto”. Il prezzo medio per bottiglia delle tenute Cusumano è di 6,5 euro, ma l’Etna raddoppia a 14 euro. Nel 2020 l’azienda ha realizzato un aumento di capitale da 600 mila euro a 900 mila. Perché? “Semplicemente per poter beneficiare di una defiscalizzazione connessa all’acquisto di alcuni impianti” risponde Cusumano. Oggi Diego ha in portafoglio il 66,6% del capitale, il fratello Alberto la parte rimanente.