di Giorgia Tabbita
Per noi siciliani è facile reperire prodotti locali, abituati a piccoli produttori che di comune in comune, di borgo in borgo, tramandano da generazioni l’arte della produzione di materie prime uniche nel loro genere.
Però, soprattuto negli ultimi due anni, a causa della pandemia che ci ha portato spesso alla “paura del contatto” ci siamo limitati anche in quello. Ma pensiamo a coloro che non vivono nella nostra amata isola e per i quali, spesso, reperire prodotti di qualità made in Sicily diventa un’ardua impresa. Insomma: chi non vorrebbe un po’ di prelibatezze sicule a portata di click? Con questo presupposto, ma non solo, nasce l’idea di Iginio Causarano, fondatore di Sicibia, una bottega online di prodotti siciliani di altissima qualità.
Da dove nasce l’idea di rendere un po’ di Sicilia fruibile a tutti?
“Il nome stesso racchiude in sè tre parole: Sicilia, cibo e biologico. Per anni mi sono allontanato dalla mia terra, per motivi di studio prima e di lavoro poi, ma il mio più grande sogno era quello di investire un giorno in un qualcosa di mio. Credo che la “scintilla” sia scattata quando ho capito – o meglio – ho riconosciuto, di avere una passione smisurata per la terra e l’agricoltura. Presto ho capito che era arrivato il momento di raccontare “il buono di Sicilia” attraverso chi lo vive davvero: i produttori. Ad accompagnarmi in questa avventura sono stati i miei storici amici Giuseppe e Antonio che, anche se a distanza (vivono a Milano) mi supportano dall’inizio di questo progetto. Nel nostro portale, infatti, ogni prodotto rimanda ad un fornitore che ci racconta la sua coltivazione, come conservarlo al meglio, come coltivarlo”.
(Frantoio Covato di Ragusa)
Avendo intrapreso questo percorso nel febbraio 2019, avete trovato una spinta nella pandemia?
“Con l’epidemia diciamo che c’è stato un boom per gli e-commerce e in molti hanno venduto di tutto e di più sfruttando il momento. Ciò avrebbe tolto l’attenzione dalla ricerca accurata che faccio per mantenere un alto livello di qualità dei prodotti che metto in vendita su Sicibia, quindi sì, abbiamo venduto, ma abbiamo cercato di restare fedeli alla nostra politica mettendo in primis la qualità”.
Chi sono i “custodi del gusto” citati sul vostro sito?
“Sono i protagonisti di questa realtà, e mi riferisco ai produttori di verdura, frutta, formaggi, salumi, paste, farine, ma anche cantine, birrifici e tutto ciò che rientri tra prodotti Bio, Slow Food, agricoltura integrata e filosofie produttive sane e rispettose dell’ambiente. Ogni contatto con ciascuno di loro è stata una piacevole scoperta trasformatasi in dei veri e propri rapporti, perchè alla fine lo sappiamo: in Sicilia siamo un’unica grande famiglia. Così, di volta in volta, girovago per il territorio assaggiando personalmente tutto ciò che poi andrà in vendita sull’e-commerce: dalla pesca gialla di Leonforte al Pecorino di Contessa Entellina, dai vini di Marsala all’olio di Agrigento, passando per Ragusa, Ispica, Scicli e non dimentichiamo il pistacchio del catanese”.
(Pecorino Caseificio Feudo Pollichino dì Contessa Entellina, Palermo)
Qual è la differenza con altre realtà analoghe a quella di Sicibia?
“Dalla ricezione dell’ordine fino alla spedizione gestiamo tutto da un unico magazzino, senza introdurre intermediari. I nostri prodotti non conoscono cella frigo: raggruppiamo gli ordini durante la settimana e il lunedì successivo raccogliamo dai campi le materie prime richieste e le spediamo. Solitamente in 48 massimo 72 ore i prodotti arrivano a casa dei nostri clienti con una scheda che non solo racconta la storia del prodotto ma che spiega anche come conservarlo e come consumarlo tramite varie ricette che poi vengono pubblicate sul nostro blog”.
I vostri clienti da dove provengono per la maggior parte?
“Dal nord Italia, ma anche dall’estero, come Germania, Austria e nord Europa. Ci sono molti ordini che provengono da piccolissimi comuni d’Italia che spesso non vengono raggiunti dai servizi di delivery delle grandi città e che quindi sono impossibilitati spesso nella reperibilità dei prodotti”.
(Cassetta Azienda agricola EcoNatura di Ragusa)
Quali sono i prossimi passi del vostro percorso?
“Neanche a dirlo vorremmo includere prodotti di altissima qualità non made in Sicily, ad esempio la mozzarella di bufala campana o altri prodotti di nicchia non reperibili in territori distanti (o se si, non di certo come quelli del produttore locale). Attraverso una realtà virtuale 3D vorrei poi riuscire a far immergere il cliente in un’esperienza d’acquisto totalmente innovativa in cui si potranno conoscere i “custodi” immergendosi in un viaggio attraverso le loro vigne, i loro campi, le loro serre, sentirne l’odore e scegliere così i prodotti da acquistare. Infine, delle vere e proprie degustazioni all’interno delle aziende locali che collaborano con noi”.