di Emanuele Scarci
Moncaro anticipa i dati di bilancio 2021 che vedono salire il fatturato a +10% rispetto all’anno precedente, attestandosi a quota 29,8 milioni di euro e annuncia l’avvio di nuove partnership commerciali per aumentare la quota di mercato Italia ed export.
Nel primo trimestre del 2022 Moncaro ha perfezionato un accordo con la cooperativa Marche Doc che detiene i marchi Colonnara, brand specializzato nella spumantistica, e Pisaurum, marchio di vini di qualità nell’area nord delle Marche. La partnership prevede la gestione commerciale della produzione Marchedoc da parte di Moncaro, oltre ad un supporto dal punto di vista produttivo con trasferimento di know-how da parte della cooperativa anconetana di Montecarotto. “L’aggregazione è l’arma vincente per l’affermazione sui mercati e per garantire agli agricoltori una remunerazione del proprio lavoro – spiega il presidente Doriano Marchetti – Siamo onorati di svolgere questo ruolo per il vino marchigiano. Ora Moncaro avrà il compito di gestire la gestione commerciale di ulteriori brand, sfruttando il know how acquisito a livello nazionale e sui mercati esteri”.
Italia predominante
Storicamente per Moncaro il rapporto export/mercato interno è sempre stato paritario, ma con la pandemia (e le chiusure dell’on trade) il rapporto si è sbilanciato verso il mercato Italia, con il 60% delle vendite nel 2021. Secondo l’azienda, i nuovi ettari di vigneti biologici messi in produzione negli ultimi anni consentiranno di soddisfare la richiesta crescente dei mercati più maturi come quelli del Nord-Europa, Nord America e Giappone. Terre Cortesi Moncaro è la maggiore cooperativa marchigiana con circa 800 soci e 3 cantine. Dispone di 1.200 ettari di vigneti, di cui il 25% a conduzione biologica. Moncaro punta sulla produzione dei vitigni autoctoni e sull’utilizzo dei metodi di coltura biologica, senza l’uso di sostanze di sintesi.
