di Michele Pizzillo
La data di Olio Officina Festival, edizione numero 11, è già fissata: dal 17 al 19 marzo, a Milano, e sempre tra i saloni, il chiostro e il giardino del Palazzo delle Stelline che si affaccia sulla famosa Vigna di Leonardo da Vinci.
Luigi Caricato, ideatore, oltre che animatore dell’evento, ha scelto anche il tema del grande happening dedicato all’olio extravergine di oliva e a tutti i condimenti che li ritiene adatti per il palato, ma anche per la mente: “L’olio della bellezza”. Perché, dopo il terribile biennio dominato dalla pandemia (non c’erano ancora i venti di guerra), parlare di bellezza, partendo da un alimento importante come l’olio, è una sorta di invito alla resurrezione, a riappropriarsi dei piaceri della tavola a cui i condimenti di qualità contribuiscono in modo predominante. Ma, anche, della bellezza in generale. Tutto, comunque, sarà chiaro la prossima settimana, quando l’uomo-olio (così abbiamo definito Caricato qualche anno fa, perché ci sembra un tutt’uno con il famoso alimento) presenterà il programma della tre giorni che riempirà lo storico Palazzo delle Stelline di appassionati senz’altro di condimenti ma, anche, della cultura che scaturisce dalla storia millenaria dell’ulivo. Nel frattempo, per arrivare ben documentati al grande happening – ormai di richiamo internazionale – dedicato all’olio, si può sfogliare l’ultima opera di Caricato, “Il grande libro dell’olio”, in edizione bilingue italiano/iglese che, in 495 pagine, racconta tutto quello che c’è da sapere sul condimento-principe. Un’opera monumentale che l’autore tiene a sottolineare “non è un manuale e nemmeno una guida, ma come un manuale offre utili informazioni e, come tutte le guide, aiuta a orientare le scelte, anche quelle di acquisto, attraverso una accurata selezione dei migliori oli extravergini di oliva in commercio nel mondo”. Un forte impatto visivo con il supporto di una serie di infografiche, schede, schemi, illustrazioni, mappe geografiche e sensoriali e testi brevi che aiutano a decifrare in modo semplice e agevole un alimento (e il mondo che ruota attorno), ancora tutto da scoprire.
E, quindi, domande fondamentali come: dove si coltivano gli ulivi? quali sono le principali cultivar da cui si ricavano i migliori extra vergini? dove sono collocati i frantoi nel mondo? cosa c’è nell’olio? come lo si assaggia e cosa e come dobbiamo scegliere tra i tanti oli disponibili sul mercato? quali sono gli oli più indicati in cottura e quelli ideali per condire? come abbinarli in modo corretto e con quale dosaggio? Insomma, c’è tutto, anche i nomi dei principali protagonisti del settore e il racconto sui luoghi dell’ulivicoltura nel mondo. Con, in più, il pregio che “Il grande libro dell’olio” è fruibile da tutti, non solo dagli specialisti, con una capacità divulgativa incredibile che viene a colmare una lacuna, perché di un libro del genere si avvertiva l’assenza. Ci ha pensato Caricato che è giornalista, scrittore, editore e, soprattutto, oleologo (termine che ha coniato lui per definire la professione di chi sa veramente tutto sull’olio, ed entrato nel lessico della Treccani e dell’Istituto linguistico europeo), che nell’ultimo ventennio ha pubblicato molti libri sul tema olio: da L’incanto dell’olio italiano (Bibliotheca Culinaria, 2001) a Oli d’Italia (Mondadori, 2001), da Star bene con l’olio d’oliva (2003) a Olio. Puro succo d’oliva (2005), da A tavola e in cucina con le olive (2007) a Friggere bene (con Giuseppe Capano, 2009) con Tecniche Nuove, da Olio di lago (Mondadori, 2010) a Libero Olio in libero Stato (Zona Franca, 2013; Olio Officina, 2018), da Atlante degli oli italiani (Mondadori, 2015) al romanzo L’olio della conversione (Besa, 2005). A tutto questa, dal 17 al 19 marzo, si potranno aggiungere gli “aggiornamenti” che Luigi – proviene da una famiglia di olivicoltori pugliesi – senza aver prodotto una sola goccia del prezioso oro verde, è diventato il punto di riferimento di quel mondo che ruota attorno all’olio che ha un solo obiettivo, la qualità dell’oro verde che utilizziamo come condimento.