Etna Rosso Doc
di Federico Latteri
Nicosia è uno dei nomi importanti della vitivinicoltura etnea. La storia dell’azienda inizia con Francesco Nicosia, bisnonno dell’attuale titolare Carmelo, che nel 1898 avvia un’attività per la vendita di vino a Trecastagni. Nel 1952 si compie un significativo balzo in avanti con l’imbottigliamento dei vini prodotti dai vigneti di proprietà sull’Etna e in altre zone della Sicilia. A cavallo tra gli anni Novanta e il nuovo Millennio assistiamo alla svolta decisiva che dà inizio allo sviluppo di quello che è oggi Cantine Nicosia: vengono ampliati e ristrutturati i vigneti e si procede alla costruzione di una moderna cantina.
(Graziano Nicosia)
A questo punto l’obiettivo è molto chiaro, si punta alla qualità nel segno del territorio. L’azienda è diretta da Carmelo Nicosia insieme ai figli Francesco e Graziano che rappresentano la quinta generazione della famiglia impegnata in questo settore. I vigneti etnei, 85 ettari in tutto, si trovano in diverse aree: a Trecastagni sul versante sud est dell’Etna, nelle tenute di contrada Monte Gorna e contrada Monte San Nicolò e Ronzini, a Zafferana Etnea in contrada Cancelliere Spuligni, a Santa Venerina sul versante est e a Linguaglossa sull’estremità orientale del versante nord.
(L’ingresso della cantina)
Si coltivano varietà autoctone come Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto e Minnella. Nel 2021 è stata ottenuta la certificazione Viva che attesta le prestazioni di tutela ambientale e risparmio energetico attraverso l’analisi di quattro indicatori fondamentali: acqua, aria, territorio e vigneto. La produzione etnea è di circa 350 mila bottiglie l’anno, divise tra le numerose referenze che compongono una gamma completa e articolata (ricordiamo che Nicosia possiede vigneti in altre aree della Sicilia che fanno salire il numero complessivo di bottiglie a 1 milione e 800 mila).
(Nerello mascalese)
Nell’ultimo decennio sono stati fatti investimenti per la produzione di spumanti Metodo Classico, tipologia che sta riscuotendo riscontri sempre più positivi. L’Etna Rosso Doc Contrada Monte San Nicolò è una delle etichette che ci raccontano le specificità di singole aree del territorio etneo. E’ fatto con uve Nerello Mascalese provenienti dall’omonima contrada situata nel comune di Trecastagni.
(La bottaia)
I vigneti, piantati circa sessant’anni fa e allevati ad alberello, si estendono ad altitudini comprese tra 550 e 600 metri sul livello del mare con esposizione sud est. La densità d’impianto è di 6 mila ceppi per ettaro, mentre le rese si attestano intorno ai 60 quintali per ettaro. La vinificazione prevede fermentazione alla temperatura controllata di 24-26 gradi centigradi con circa 15 giorni di macerazione sulle bucce. Il 50 per cento del vino affina in acciaio, l’altro 50 per cento matura in barrique per 5-6 mesi e poi in botte grande per altri 3-4 mesi. Prima dell’immissione in commercio è previsto un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi.
Abbiamo degustato la prima annata prodotta di Contrada Monte San Nicolò, la 2018. Nel calice si presenta di colore rosso rubino di buona intensità, tendente al granato. Il bouquet si caratterizza per nitidi sentori di frutti rossi come amarena e fragoline, poi mora, tenui note laviche e cenni di pepe nero e pepe verde. Il sorso è fresco, dinamico e snello in ingresso per poi acquistare maggiore consistenza grazie ad una trama tannica ben presente. Lungo e sapido il finale, nel quale tornano i piccoli frutti, affiancati da un tocco speziato. E’ un Etna Rosso dal profilo prevalentemente fruttato che, senza voler essere troppo complicato, ha nella piacevolezza immediata il suo punto di forza. Può essere abbinato a primi piatti molto saporiti, grigliate di carne, salumi e formaggi a media e lunga stagionatura.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Cantine Nicosia
Via Luigi Capuana, 65 – Trecastagni (Ct)
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IL VINO IN PILLOLE