di Federico Latteri
Ci troviamo sul versante nord dell’Etna, nel territorio di Castiglione di Sicilia.
La storia dell’azienda Zumbo inizia nel 1972, anno in cui Salvatore Zumbo dà vita ad un nuovo progetto vitivinicolo in contrada Santo Spirito a Passopisciaro, impiantando vigneti a controspalliera, sistema che allora rappresentava una novità per il territorio. L’obiettivo è puntare alla qualità, fatto non comune in un periodo in cui molti appezzamenti vitati venivano abbandonati o coltivati secondo logiche differenti.
(Erica Zumbo)
Oggi le sorelle Erica e Ramona Zumbo hanno raccolto la preziosa eredità di nonno Salvatore e guidano le attività di produzione e commercializzazione di vino con impegno e passione. Oltre ai vigneti di contrada Santo Spirito, 5 ettari situati a 750 metri sul livello del mare, c’è un altro ettaro in contrada Trimarchisa, a 450 metri di altitudine. Si coltivano varietà autoctone: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto, Minnella bianca, Insolia e una piccolissima quota di vitigni reliquia.
(Ramona Zumbo)
E’ in corso l’iter per la certificazione biologica. Annualmente vengono prodotte circa 20 mila bottiglie. La gamma di etichette è composta da 5 referenze, due Etna Rosso dalle due diverse contrade, un Etna rosato e due bianchi, di cui uno Etna Doc. Abbiamo degustato l’Etna Doc Rosato Ciuriciuri 2019, un vino che riscuote un successo sempre maggiore grazie alla sua piacevole spontaneità e alla versatilità negli abbinamenti.
E’ fatto con Nerello Mascalese cento per cento proveniente da vigneti di età compresa tra 46 e 90 anni, situati nel territorio di Castiglione di Sicilia ad altitudini comprese tra 600 e 750 metri sul livello del mare. La vendemmia viene effettuata manualmente in piccole cassette durante la prima metà di ottobre. Al fine di garantire un’ottima qualità, le uve vengono selezionate con cura attraverso due passaggi, prima in vigna e successivamente in cantina. La pressatura soffice è seguita da una vinificazione in bianco alla temperatura controllata di 15-16 gradi centigradi. Il vino così ottenuto affina in serbatoi di acciaio inox e poi in bottiglia per un breve periodo.
Nel bicchiere si fa subito notare per il suo bel colore, un rosato vivo e intenso, tendente al ramato. L’esame olfattivo svela profumi di piccoli frutti come ribes, lampone e fragoline, affiancati da un’evidente nota di arancia rossa e cenni floreali. Il sorso si caratterizza per la riuscita combinazione tra freschezza e morbidezza con un gusto prevalentemente fruttato e un finale sapido nel quale tornano i sentori agrumati. Buoni l’equilibrio e la persistenza. Bevetelo come aperitivo, con antipasti a base di molluschi e crostacei, primi piatti leggeri sia della cucina di mare che di quella di terra, salumi, formaggi freschi e carni bianche. Lasciatevi comunque guidare dai vostri gusti e dalla fantasia poiché si tratta di un vino in grado di accompagnare un numero incredibile di pietanze.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Zumbo
Strada statale 120, km 198
Rovittello, Castiglione di Sicilia (Ct)
T. 329 6767454; 331 7945161
info@sorellezumbo.it
www.sorellezumbo.it
IL VINO IN PILLOLE