di Ambra Cusimano
C’era una volta una donna, Vincenza, che aveva la passione per i biscotti.
Sua figlia, Maria Monastra, mossa dallo stesso sentimento, l’aiutava nelle preparazioni. Fu così che nel 1958 nacque il biscottificio Monastra a Castell’Umberto, piccolo paesino siciliano in provincia di Messina sui Nebrodi. Inizialmente venivano prodotte poche tipologie di biscotti tra cui la Pasta Reale di Tortorici a base di nocciole e qualche altra referenza. Poco più tardi, con l’insediamento dei figli di Maria, Marzio e Andrea, il piccolo biscottificio di Castell’Umberto si espande gradualmente. Altre ricette vengono messe a punto e nuovi biscotti prodotti. Da tre anni a questa parte però, quello che era un biscottificio a conduzione familiare, si è trasformato in un forno a tutti gli effetti che non produce più solo biscotti. Il merito di questo cambio di rotta va al figlio di Marzio, Mauro, giovane ambizioso che prima di tornare in terra natia studiava Scienze Agrarie all’Università degli Studi di Firenze. “Il mio sogno – racconta Mauro – è sempre stato quello di mettere in piedi un’azienda agricola. Quando mio padre è venuto a mancare però sono dovuto tornare a Castell’Umberto e prendere in mano le redini dell’azienda. Sono contento perché ho sempre avuto la vocazione per la cucina e la manipolazione degli alimenti. Tra le varie esperienze di vita ho anche lavorato come cuoco”.
(Una vecchia foto del forno Monastra)
E così Mauro, che oggi ha 32 anni, gestisce il Forno Monastra apportando innovazione e nuove idee vincenti per i suoi prodotti. “Fare biscotti non bastava più – continua – bisognava trovare qualcosa di nuovo da proporre. Da quando ho iniziato a gestire io l’attività ho portato avanti un processo di conversione da biscottificio a forno, producendo soprattutto prodotti a supporto della ristorazione, per poter dare agli chef la possibilità di arricchire il loro cestino del pane. Come si fa spesso, ho trasformato un bisogno in un business”. Un progetto decisamente ambizioso, ma vincente quello di Mauro che lo sta spingendo ad ampliare ulteriormente la sua offerta per poter rispondere alle esigenze di coloro che sono nel mondo della somministrazione. Tra le nuove referenze ci sono grissini, crackers (Carta Pane come li chiama Mauro) e crostini per la preparazione di bruschette. Per realizzarli utilizza un misto di farine di grani antichi siciliani, mentre per la biscotteria il respiro è un po’ più internazionale con l’utilizzo di farine speciali come grano saraceno, farro, segale. “Mi piace utilizzare sia ingredienti esteri un più particolari che quelli 100% locali”.
(I crackers)
In un anno il Forno Monastra produce circa centomila pezzi tra prodotti da forno e biscotti, ma ciò che va per la maggiore sono senza dubbio i grissini. In particolare il grissino stile torinese stirato a mano. Quest’ultimo nasce da un’ispirazione di Mauro, in seguito ad un viaggio nella città di Torino. “La forma è tale e quale a quella del grissino torinese, ma la lavorazione ed il gusto sono totalmente diversi. Per realizzarli utilizzo una farina nazionale di grano tenero semi-integrale con certificazione biologica. L’impasto ottenuto dopo una particolare lavorazione della durata di tre giorni viene stirato a mano fino ad ottenere un prodotto molto sottile ed affusolato. Il prossimo step di Mauro è quello di lanciare sul mercato, dei pani speciali (come la base pizza) a media conservazione senza conservanti, ma preservati tramite atmosfera controllata. Nonostante la sua giovane età il proprietario del Forno Monastra sta dimostrando quanto sia importante osare puntando su innovazione e novità senza mai dimenticare le proprie tradizioni.