di Marco Sciarrini
Sceglie Roma la grande maison di Champagne Piper-Heidsieck per lanciare per la prima volta sul mercato un’annata di champagne di 50 anni fa, la nuova collezione Hors-Série, in edizione limitatissima con solo 2021 esemplari numerati di cui 40 destinati all’Italia.
Palcoscenico della presentazione il ristorante l’Acquolina di fresca conferma della stella Michelin. La Maison di Champagne Piper-Heidsieck è tra le più antiche e premiate di Francia, con la sua lunga storia di oltre 230 anni, iniziata nel 1785 da Florens-Louis Heidsieck. L’idea è quella di rilasciare ogni due anni una edizione limitata, un impegno di Piper-Heidsieck per l’eccellenza e l’audacia di pensare fuori dagli schemi per una nuova collezione. Alla serata di presentazione introdotta dal Capo Direzione Italia Giovanni Lai, ha partecipato il capo enologo della Maison Émilien Boutillat, che dal 2018 ha l’incarico di preservare l’esclusiva filosofia di Piper-Heidsieck, prendendo il testimone al noto enologo Régis Camus. Émilien Boutillat, chef de Cave di Piper-Heidsieck dal 2018, a 34 anni, è stato vincitore nel 2021 del premio “Sparkling Winemaker of the Year” dell’International Wine Challenge.
(Giovanni Lai)
Dodici i cru utilizzati (Pinot nero e Chardonnay), per lo storico champagne che Florens-Louis Heidsieck presentò alla Regina Maria Antonietta nel 1785, diventando champagne di corte. “Ho realizzato questa annata insieme a Claude Demière, che si occupò dell’assemblaggio nel 1971. Hors-Série 1971 rappresenta l’eredità che mi è stata trasmessa dalle precedenti generazioni di chef de Cave e ho voluto reinterpretarla con una nuova sboccatura, per poterla condividere con tutti”. Émilien Boutillat, enologo ed agronomo, nonostante la giovane età possiede già un curriculum da veterano, nato in Champagne e cresciuto nel vigneto di Meunier di suo padre, si distingue per l’abilità tecnica in viticultura e la padronanza di tutti gli aspetti della vinificazione, eccellendo nell’arte della degustazione e della miscelazione. Curioso e di mentalità aperta, ha un’importante esperienza internazionale in Sudafrica, Cile, California, Nuova Zelanda e Bordeaux. L’essere esposto a una così ampia varietà di luoghi e pratiche enologiche hanno permesso alle sue competenze di crescere e trasformarlo nell’enologo che è oggi. Il suo lavoro mira alla scoperta della quintessenza dell’assemblaggio, pur concentrando la filosofia innovativa ed esclusiva di Piper-Heidsieck nella produzione di uno champagne di classe a livello mondiale. Punta a perfezionare costantemente le procedure legate ad ogni fase del processo di vinificazione, rendendole quanto più rispettose dell’ambiente e indirizzate alla salvaguardia della biodiversità. Fedele alle sue convinzioni e coerente all’impegno della Maison, incoraggia tutti i partner a una agricoltura sostenibile nelle proprie vigne, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2024 il 100% dei vigneron certificati Vdc (Viticulture Durable en Champagne).
Il liqueur, con un dosaggio di 10 grammi, è stato prodotto da uno Chardonnay del 2019, senza fermentazione malolattica, così come accadeva nel 1971. Al fine di non trovare sorprese è stato deciso di aprirne due di bottiglie che hanno regalato come vuole la tradizione per bottiglie così longeve ciascuna il suo carattere. Il costo in enoteca di Hors-Série 1971 è di 600 euro. Per quanto riguarda la prima bottiglia, il colore è oro, al naso bella complessità con frutta secca, cioccolato ed agrumi, ed accenni balsamici, al palato freschezza croccante e sapidità minerale lungo finale agrumato. Nella seconda bottiglia il perlage è più fitto rispetto alla prima, al naso bouquet variegato mela cotogna, spezie cumino curry, balsamico pane tostato, cacao, al palato grande freschezza con bellissima progressione per un finale agrumato.
La serata è continuata con i piatti del ristorante abbinati ad altri prodotti della Maison: Piper-Heidsieck Essentiel Cuvée Reservée; Piper-Heidsieck Essentiel Blanc de Blanc; Piper-Heidsieck Rosé Sauvage;Piper-Heidsieck Vintage 2012.