A Tremestieri Etneo in provicia di Catania, si trova Pimento, un ristorante che si trova all’interno di una villa ottocentesca, nel centro del paese.
Il ristorante è gestito da Annagiulia Carbonaro insieme alla sorella Carla che hanno scelto di rientrare in Sicilia dopo una esperienza in Piemonte. Il Pimento è una bacca di un albero arbustivo sempreverde delle Antille, viene conosciuto infatti col nome di “pepe di Giamaica” o “pepe di mirto”, ma viene utilizzato storicamente nelle cucine di ogni continente. Lo chef di Pimento è Raffaele Russo che, forte delle esperienze maturate a Milano presso Il Taglio dello chef Domenico Della Salandra, è riuscito a mescolare nei suoi piatti i sapori delle tre regioni, Sicilia, Piemonte e Lombardia, con leggere rivisitazioni “gourmet”. Il risultato è interessante. Ecco il nostro percorso.
Abbiamo iniziato con l’Amouse bouche dello chef: una panella sopra una mousse di burrata e sotto una alice marinata: una composizione di grassezze molto equilibrata e piacevole.
Quindi si inizia con una Tartare del Piemonte, in cui la sovrapposizione del fico candito imprime al boccone una delicata acidità e molta succulenza.
L’uovo croccante con le lamelle di tartufo risulta ben equilibrato con l’apporto gustativo della purea di piselli.
Il vitello tonnato è molto interessante, in quanto la cottura della carne non è troppo spinta e il condimento non è troppo acido, per creare una spinta gustativa sufficiente ad onorare il gusto della carne.
Passando ai primi piatti, ecco il Tagliolino “Pimento” con salsiccia di Bra e tartufo nero. Si tratta di una pasta di semola homemade mantecata col burro, tartufo e salsiccia provenienti dal Piemonte: una combinazione gustativa tipica nelle terre piemontesi, ma molto interessante, in cui il delicato aroma delle erbette che si percepisce rende il boccone ancora più accattivante.
Quindi la fregola come una imitazione delle frascatule trapanesi cotta nel brodo di pesce da zuppa, condito con pesce del giorno, vegetali e decorato da fiori eduli: il risultato è notevole con un contrasto di freschezze, che nella bocca ti portano il ricordo di una cucina ancestrale.
I “paccheri alla scapece”: un buon primo vegetariano con una scapece tagliata a lamelle, rendendo il boccone più delicato.
Passando ai secondi piatti, ecco il “Polpo in agrodolce”. Il polpo grigliato viene accompagnato da una azzeccata salsa a base di miso rosso e mirin: ottimo boccone con la salsa di piselli.
Poi la carne Kube roll (nome inglese della entrecote o controfiletto) con le verdure. Molto confortante anche cone le temperature non proprio autunnali della Sicilia.
E l’anatra saltata in padella, in cui il boccone restituisce un preponderante sapore del volatile, lasciando all’indivia belga il ruolo difficile di dare un poco di acidità, oltre che alla salsa di lampone nella quale ogni boccone va intinto quasi sistematicamente.
I dessert iniziano con una ottima “Iris rivisita”, panata con il panko.
Quindi la panna cotta
e la frutta con una cialda di meringa.
Enzo Raneri
Pimento
Via Etnea, 295 – Tremestieri Etneo (Ct)
T. 095 16947027 / 340 3647686
www.pimentofood.it
ristorantepimentofood@gmail.com
Chiuso: lunedì; dal martedì al sabato aperti solo a cena; domenica aperti solo a pranzo
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no