Per essere credibili, le affermazioni debbono essere sostenute da fatti concreti.
Così, quando si afferma che per gli italiani il “sentirsi a casa”, il più delle volte è associato al “fuori casa”, è il caso di dimostrarlo. E, lo fa Birra Moretti che ha chiesto a Bva Doxa di accertare, attraverso una ricerca che ha interessato tutta l’Italia, cosa si intende e a cosa è legato il sentimento di “sentirsi a casa”. I risultati della ricerca, presentati a Milano nell’appena aperto “Pane&Trita”, catena di ristoranti specializzati nel proporre panini a base di carne (ingrediente che viene messo quasi dappertutto), nata in Brianza e appena sbarcata anche nella metropoli, hanno confermato che gli italiani si “sentono a casa” quando sono nel loro locale “del cuore” dove bere una birra insieme alle persone che ci fanno stare bene. La ricerca voluta da Birra Moretti è un’iniziativa interessante perché arriva in un momento in cui, dopo un periodo difficile per l’Horeca, c’è ottimismo tra gli operatori per una ripresa del settore. Anche perché le attività fuori casa sono quelle mancate di più agli italiani nell’ultimo anno e mezzo. La ricerca Doxa – Birra Moretti evidenzia come per 6 italiani su 10 la sensazione di benessere collegata al “sentirsi a casa” non è legata alla propria abitazione o a un luogo specifico, ma principalmente a situazioni e momenti di convivialità proprie del “fuori casa”. In particolare, oltre 5 milioni di italiani (12%) si sentono a casa e stanno bene con sé stessi quando si trovano nel proprio “locale del cuore”: che sia un bar, un ristorante, un bistrot, una pizzeria o un pub dove si sentono a proprio agio come tra le mura domestiche e possono condividere le proprie emozioni con le persone a cui vogliono bene.
Attraverso questa indagine, il management di Birra Moretti ha acceso i riflettori anche sugli elementi imprescindibili che deve possedere un locale – secondo i nostri connazionali – per farci sentire a nostro agio e davvero “a casa”. Al primo posto, per 1 italiano su 2 (52%) c’è l’ambiente che deve essere curato e accogliente e trasmettere calore e attenzione per i dettagli. A seguire, in questa speciale classifica, troviamo in ordine: il tipo di cibo (43%), il servizio curato ma senza troppa formalità (40%) e l’acustica per poter conversare senza dover urlare (39%). Per 3 italiani su 10 (27%) a fare la differenza nel proprio locale del cuore è il tipo di musica di sottofondo, seguita dall’arredamento (24%) e dalle luci soffuse (21%). E’ stato evidenziato nel corso della serata milanese che per gli italiani è la birra (42%) la bevanda della buona compagnia, anche più del vino (37%). Tra i posti preferiti dove condividerla con le persone che si amano 1 italiano su 2 indica la pizzeria, a ribadire un binomio intramontabile. A seguire troviamo la birreria (29%), casa propria o di amici (29%), il locale frequentato con gli amici (26%), il ristorante (23%) o un bar qualsiasi (19%). La ricerca accende i riflettori anche sul tema della convivialità, da sempre uno dei valori di Birra Moretti, tant’è che nel 2021 si evolve nel nuovo posizionamento “In buona compagnia, così come siamo”, pensato per celebrare i momenti di condivisione tra le persone e allo stesso tempo l’importanza di essere sé stessi, valori che rappresentano l’essenza dello “stare bene” per gli italiani. Una “buona compagnia” sempre più vera e trasparente: niente rende bello e speciale lo stare insieme come essere esattamente così come si è, con le nostre imperfezioni, diversità e peculiarità.
L’altra novità della presentazione della ricerca Doxa è che ad accompagnare la ritrovata socialità degli italiani nei bar e nei ristoranti c’è anche la nuova Birra Moretti Filtrata a Freddo, novità del 2021 che sta riscuotendo molto successo in tutto il Paese. Si tratta di una lager dal moderato tasso alcolico (4,3%) che rompe completamente gli schemi con il passato su tutti i fronti, nel prodotto ma anche nel design, nell’etichetta che avvolge la bottiglia a 360°, nel formato. Grazie ad un innovativo processo di filtrazione a freddo, la birra viene portata fino ad una temperatura di -1°C. Il risultato è una birra facile da bere, dal bilanciato grado di amarezza, freschissima.
Michele Pizzillo