IL RICORDO
Le parole di Nino Aiello, collega ed alter ego di Giancarlo Lo Sicco, il critico e giornalista scomparso martedì a San Vito Lo Capo, i cui funerali si terranno oggi alle 11 a Palermo. “Con noi è nata Slow Food in Sicilia”
“Addio Giancarlo,
amico mio”
Ultimo saluto all’amico di sempre. Giancarlo Lo Sicco, critico e giornalista enogastronomico, coordinatore generale e fiduciario Slow Food, grande gourmet e testimone dei sapori, è scomparso prematuramente all’età di 56 anni, martedì sera a San Vito Lo Capo. Scosso tutto il mondo dell’enogastronomia che si ferma per ricordarlo. Anche noi lo facciamo con l’immagine che ci lascia il suo alter ego professionale, Nino Aiello, o meglio come si definisce lui stesso, il suo “fidanzato”. Lo abbiamo raggiunto per telefono per chiedergli di raccontarci dell’uomo che si è prodigato per la Sicilia delle eccellenze, dai presidi Slow Food ai grandi e piccoli protagonisti dell’enologia, fino alle realtà emergenti della ristorazione. A legarli ben 27 anni di amicizia trascorsa tra Slow Food, Gambero Rosso, l’Espresso e interminabili mangiate.
“Posso raccontarvi di Giancarlo dal punto di vista professionale e privato. Eravamo colleghi al Banco di Sicilia, poi spinti dalla stessa passione e curiosità abbiamo intrapreso la strada dell’enogastronomia, iniziando proprio con Slow Food. Con noi è nata in Sicilia. Agli inizi degli anni ’90, quando il settore dell’enogastronomia era inesistente, ricordo, veniva continuamente Carlo Petrini che poi ci ha coinvolto nell’organizzazione delle condotte. E da allora nelle diverse cariche che abbiamo ricoperto, abbiamo proseguito insieme l’avventura in questo mondo, con le guide del Gambero Rosso e con l’Espresso. Abbiamo visto crescere giovani talenti, sul fronte della ristorazione, li abbiamo accompagnati ed evidenziati. Sul fronte del vino, abbiamo visto emergere il made in Sicily in chiave enologica. Abbiamo sostenuto e fatto crescere i piccoli produttori dei presidi. E ci siamo confrontati con i grandi personaggi dell’enogastronomia, da Cernilli, a Vizzari. Indimenticabile e importante l’esperienza del Cous Cous Fest di cui siamo stati i consulenti dando le impostazioni di base.
Nino Aiello e Giancarlo Lo Sicco (a destra) durante il Cous Cous Fest 2009
Ma io Giancarlo lo ricordo come amico. Posso dire che 7 anni li abbiamo vissuti da amici, 20 da fidanzati. Condividevamo pure lo stesso letto, nelle nostre trasferte. Una coppia che ha funzionato. Lui vitale e irruento, io più diplomatico, freddo. Certo come capita nelle migliori coppie, litigavamo anche e facevamo baruffe. Ma poi facevamo subito pace. L’ultima volta che l’ho visto è stato a Siracusa, circa un mese fa, dove abbiamo trascorso una serata amena a mangiare lumache. L’ultima volta che l’ho sentito è stato giovedì. Lo salutavo per le vacanze e lui, come al solito, che mi sommergeva delle mille idee e progetti che gli venivano in mente. Infaticabile”.
I funerali di Giancarlo Lo Sicco si terranno oggi alle 11 presso la Chiesa di Santa Silvia in Via Tommaso Natale a Cardillo, Palermo.
Testo raccolto da Manuela Laiacona