di Michele Pizzillo
Le novità 2021 appena disponibili sono “nate” dalla vendemmia 2019 perché Annalisa Zorzettig, titolare dell’azienda fondata dal padre nel 1986, con sede a Cividale del Friuli, per i vini bianchi della linea Myò Vigneti di Spessa (Pinot bianco, Friulano, Sauvignon, Ribolla e Malvasia) ha scelto un nuovo approccio enologico che prevede un prolungamento dell’affinamento e quindi non più uno ma bensì due anni per presentarli sul mercato.
Sicuramente una nuova visione incentrata sul valore del tempo inteso non solo come rispetto per la natura e il suo ritmo, ma anche come processo di evoluzione del vino stesso. Perché, tiene a sottolineare la viticoltrice friulana “la tradizione è un patrimonio da salvaguardare, l’ecosistema da rispettare, la biodiversità da tutelare, la qualità da proteggere che messi insieme, creano il nostro tesoro”. Una conferma su questo tesoro può contare l’azienda Zorzettig si è avuta l’anno scorso, con la proposta de “I Fiori di Leonie”, un blend di Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon del millesimo 2018. “La volontà di prolungare l’affinamento prima della messa in commercio delle nuove annate Myò è stata una conseguenza diretta delle scelte fatte a priori in vigneto – spiega Annalisa Zorzettig -. Su alcuni appezzamenti scelti per la linea Myò (traduzione: meraviglioso o comunque perfetto, ndr) abbiamo selezionato uve con un grado di maturità e complessità generale più accentuato. Per la malvasia istriana, poi, abbiamo attuato una sorta di doppia maturazione ragionata (Dmr) che ha permesso di ottenere sulla stessa pianta uve con grado zuccherino, acidità e in generale caratteristiche sensoriali diverse”.
Secondo quanto confida la signora Annalisa, gli ottimi risultati ottenuti da queste uve sono anche il frutto del lavoro coordinato con l’agronomo Antonio Noacco che ha censito la biodiversità, ossia controllato la presenza degli organismi utili, di insetti bio indicatori e la biodiversità vegetale nel vigneto. Il lavoro è proseguito con pratiche volte a stimolare la presenza di specie vegetali spontanee e autoctone, come per esempio lo sfalcio a filari alterni e la creazione di infrastrutture come aree verdi ecologiche interne ed esterne ai vigneti secondo il progetto Biodiversity Care. Mentre al lavoro in cantina ci ha pensato l’enologo Saverio di Giacomo. E, aggiunge la titolare dell’azienda: “Successivamente alla fermentazione, una lunga sosta sui lieviti e l’affinamento in piccole botti di rovere hanno dato un risultato armonico dal punto di vista organolettico, una maggiore corposità e persistenza aromatica. Si tratta di vini che sono ancora agli inizi di un percorso e che potranno dare ulteriori conferme nei prossimi anni”.
Però, riusciamo a fargli dire “quando vi troverete davanti a una bottiglia di Myò i nostri sogni avranno un senso compito anche per voi”. D’altronde Myò è un concetto che parte da lontano perché, sottolinea Annalisa “la nostra è una cultura che non dimentica i valori della terra, della famiglia, dell’ospitalità, del piacere che deriva dall’amore per le cose genuine e vere. E’ da questi valori che nasce la volontà di offrire agli amici il meglio di noi”. Che, se vogliamo, sono sintetizzati sull’etichetta stilizzata con un fiore di ciliegio protetto dal calice per simboleggiare l’impegno per tutelare il territorio con un occhio di riguardo alla biodiversità e per la qualità del vino. Ecco perché Annalisa è decisa nell’affermare “non produciamo semplicemente vino ma creiamo un patrimonio culturale e di valori da tramandare alle generazioni che verranno, con grande senso di responsabilità, a partire dalle scelte in vigna”. I risultati nei vini della linea Myò che abbiamo degustato.
I Fiori di Leonie Doc Friuli Colli Orientali 2018
Annalisa Zorzettig lo dedica alla nipotina Leonie questo raffinato bianco ottenuto da un blend di uve Pinot bianco (50%), Friulano (30%) e Sauvignon (20%) dei cru Vigneti di Spessa. Un vino schietto, pulito, di colore giallo paglierino, con leggeri riflessi dorati. Il bouquet è prevalentemente fruttato (sentori di mela golden matura, pesca gialla, melone bianco e agrumi) e floreale in particolare fiori bianchi e gialli. Al palato è intenso ma morbido, cremoso, sapido, armonico e un finale prevalentemente fruttato.
Fermentato in acciaio e, dopo l’assemblaggio, affinato in legno piccolo per sei mesi, è un Bianco da non perdere.
Friulano Doc Friuli Colli Orientali 2019
Le uve provengono da un appezzamento situato a Spessa, sotto la casa padronale, dove sono coltivate viti di età tra i 40 e i 50 anni. Nel bicchiere il vino si presenta con un colore paglierino intenso con leggeri riflessi verdognoli. Profumo elegante, delicatamente agrumato con note speziate prevalentemente di liquirizia. Al gusto è morbido, fresco, morbido, sapido e persistente con un retrogusto che richiama la mandorla dolce. Vino elegante, di ottima bevibilità.
Malvasia Doc Friuli Colli Orientali 2019
La vigna si trova ad Ipplis, frazione di Premariacco, dove la generosa malvasia, attentamente curata, da uve per produrre un bel vino di colore giallo paglierino con leggeri riflessi dorati. Il profumo verte su note speziate tra pepe e noce moscata ma arricchito di note floreali e di frutta bianca matura. E’ un vino intenso, lungo e persistente che al palato e rivela anche una grande sapidità e un retrogusto molto ricco di sentori già presenti nel bouquet.
Pinot bianco Doc Friuli Colli Orientali 2019
Il vigneto di Pinot bianco è uno degli appezzamenti storici della famiglia Zorzettig e, ovviamente, situato a Spessa. Un vetustità che assicura al vino eleganza e una gran bella struttura. Il colore è giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli. Il profumo è prevalentemente fruttato con la mela golden in grande evidenza. In bocca è sapido, morbido, deciso e con una buona corrispondenza con l’olfatto e, in più, ci sono le note di frutta bianca e di crosta di pane a completare la raffinatezza gustativa.
Zorzettig
Strada Sant’Anna 37 – Località Spessa – Cividale del Friuli (Ud)
T. 0432.716156
www.zorzettigvini.it
info@zorzettigvini.it