di Silvana Polizzi Sabino
Sembrava proprio la notte delle stelle, la fine delle restrizioni anti-Covid ha coinciso con la nascita di quello che ha tutte le caratteristiche per essere un nuovo astro della ristorazione palermitana.
E’ “Ponticello Taverna Gastronomica”: eccellenza nel cibo, nell’accoglienza, nell’atmosfera che unisce semplicità ed eleganza. Proprietari e protagonisti di questa nuova scommessa, fortemente voluta da papà Diego, sono i giovani fratelli e cugini Gatani: Giuseppe, Paolo, Giuditta e Gabriele, con la collaborazione di papà Maurizio e di Rosanna e Antonella, dolci compagne di Paolo e Giuseppe. In pieno centro storico, in vicolo Viola ad angolo con via Maqueda, di fronte la Chiesa di San Nicolò da Tolentino. A pochi passi dall’archivio storico comunale, da Casa Professa, da piazza Bellini e da tutta la storia e la bellezza che la zona offre. Ponticello sarà anche spazio espositivo. Dal 2 luglio al 30 settembre ospiterà “Ponticello expo 2021”: galleria fotografica collettiva dal titolo “Attraversamenti”.
Perché Ponticello? Sicuramente per la vicinanza con l’antica piazza Ponticello, dove vi era realmente un ponticello che solcava il torrente Kemonia, uno dei fiumi che lambiva la città fino al 1600. “E’ proprio la simbologia legata al ponte e all’attraversamento – dice Giuseppe Gatani- che ci ha portati alla scelta del nome. Questo è un luogo ricco di storia, epicentro di dominazioni, passaggio di popoli che ieri come oggi unisce culture. Trasferire nel cibo e nell’accoglienza tanta ricchezza è il nostro obiettivo. Per questo motivo Ponticello sarà aperto tutto il giorno, per servire una buona colazione al mattino, un brunch di mezza mattina, un ricco pranzo, una lauta cena, infine anche solo per un drink o per ottimi aperitivi”.
E poi la scelta di questo luogo nasce da una memoria personale di Paolo e di Giuseppe. “Da bambini – racconta Giuseppe – frequentavamo il centro scout della Chiesa di San Nicolò e di fronte, dove oggi abbiamo realizzato il nostro ristorante, vi era l’antico panificio del signor De Santis, così al termine degli incontri scoutistici, il nostro ambito premio era attraversare quei tre metri di strada e mangiare lì una pizzetta. Un ricordo rimasto dentro di noi, anche quando da adulti abbiamo visto quel nostro posto del cuore trasformarsi in un magazzino abbandonato. Così, anno dopo anno maturava il sogno di comprare quelle mura e trasformarle in qualcosa di vitale, gioioso, bello. Finalmente nel 2019 quel magazzino è diventato nostro e adesso, dopo due anni, tra ristrutturazione e intoppi da pandemia, insieme ai nostri cugini Gabriele e Giuditta abbiamo realizzato il Ponticello.
A capo di questa cucina è Paolo Gatani, classe 1987, chef dal 2007. Una passione che lo accompagna da sempre. Aveva sei anni quando sua mamma scrisse una favola dedicata a lui, dal titolo: “Paolo, cuoco pasticcione”, ma il talento lo ha portato presto da quei pasticci sperimentati da piccolo all’importante cucina del Thon Hotel EU di Bruxelles, adiacente al Parlamento Europeo, di cui è stato chef de partie dal 2015 al 2020, alla guida della brigata che curava il menù italiano, cucinando per parlamentari e capi di Stato, fino ad arrivare oggi al suo ristorante.
“Il menù Ponticello – dice Paolo Gatani – è come un viaggio nelle mie esperienze, nei miei ricordi collegati al cibo e agli odori. Ad esempio i miei spaghettoni cardamomo e bottarga nascono dalla potenza della memoria olfattiva impressa da questi due ingredienti nei miei anni a Bruxelles; il risotto con gambero rosso di Mazara e spuma di bufala, arricchito dalla bisque di gambero e da olio e limone in infusione, è il frutto dell’evoluzione della mia passione per i risotti; il polpo alla piastra, invece, al di là dell’apparente semplicità, nasce da una commistione fra cucina norvegese, olandese, francese e siciliana. Viene servito su salsa bernese, con una sfera di patate allo zafferano e stick di panelle. Imparare ad affumicare il pesce è fondamentale quando per anni lavori in una cucina norvegese, anche se curi un menù italiano. Infine il semifreddo allo scaccio è il mio personale ampliamento alla “palermitanità” del tradizionale semifreddo alle mandorle. Va servito con una colata di cioccolata calda al 70 per cento. Questi alcuni esempi, quindi a questo punto che dirvi se non: buon appetito”.
Ponticello Taverna Gastronomica
Vicolo Viola, 2 – Palermo
T. 329.4114703
Orari: 8-24
Aperto tutti i giorni
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no