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L'intervista

L’ufficiale della marina diventato Master of Wine: “Vi racconto il mondo del vini greci”

10 Maggio 2021

di Irene Marcianò

“Volevo perseguire il mio sogno nel mondo del vino, che per me era molto specifico, diventare Master of Wine. Perché arriva un momento nella tua vita in cui senti di dover affrontare una grande sfida o almeno provare, perché se non provi non hai alcuna possibilità di successo”.

Abbiamo intervistato Yiannis Karakasis, Master of Wine, ma anche educatore per il Wset, blogger e consulente.

Raccontaci qualcosa di te, dove vivi in questo momento, come hai iniziato la tua carriera nel campo del vino? Come e quando sei diventato MW?
“La storia della mia carriera nel vino è piuttosto particolare, perché sono stato nella Forza Navale Greca per 21 anni, ero un ufficiale della marina. Contemporaneamente, ho iniziato a studiare per il Wset. Nel 2010 ho preso il diploma ed ero anche l’ufficiale in comando della squadra elicotteri, due mondi quindi completamente diversi. A quel tempo, mi trovavo di fronte ad un dilemma perché volevo perseguire il mio sogno nel mondo del vino, che per me era molto specifico, diventare Master of Wine. Arriva un momento nella tua vita in cui ti senti di affrontare una grande sfida o almeno provare, perché se non provi non hai alcuna possibilità di successo. Ma sapevo che se volevo entrare a far parte del mondo del vino dovevo studiare e lavorare molto. Ho lasciato quindi la marina militare, allontanato i miei amici e ho iniziato ad impegnarmi per raggiungere il mio obiettivo. Ho iniziato nel 2011 e ho terminato il Master of Wine nel 2015. Ho impiegato 4 anni per ottenere il riconoscimento. È sicuramente difficile ma mi reputo una persona con grande disciplina, ben organizzata, che punta dritto all’obiettivo”.

Sappiamo che ti cimenti in diverse attività professionali in questo momento. Quali?
“Dopo essere diventato MW ho dovuto essere selettivo circa le cose da fare. Oggi tengo corsi con il Wset a Cipro; conduco Masterclass in Grecia e all’estero; ho un blog che è la mia voce, dove scrivo ogni settimana sul vino greco, ma anche sul Piemonte e mi piacerebbe scrivere articoli sulla Sicilia e sull’Etna. Sono anche consulente per una catena di hotel a Santorini e per alcuni ristoranti, uno dei quali a Londra. Inoltre, sono sempre molto interessato ai vini provenienti dall’estero. Mi piace viaggiare, scoprire e degustare nuovi vini”.

Cosa è il concorso 50 Great Greek Wines?
“Lo scorso anno ho lanciato un concorso enologico rivoluzionario chiamato 50 Great Greek Wines. Per realizzarlo acquisiamo i campioni di tantissime cantine e solo 50 vini vengono premiati, il resto dei vini non viene comunicato. Si tratta di una degustazione alla cieca in cui i giudici non hanno molte informazioni sul vino, come la regione di provenienza o il prezzo. Vogliamo che tutti i vini partano dallo stesso punto. Cerchiamo di garantire il massimo grado di trasparenza. L’anno scorso, nonché il primo anno del concorso, abbiamo avuto 421 vini partecipanti, nonostante il Covid-19, provenienti da 140 cantine: un gran numero considerato che tutte sono orientate alla qualità. I vini premiati vengono poi promossi, non solo in Grecia, ma presentati anche a professionisti del settore all’estero, ad esempio a Madrid, in Polonia a Bordeaux. L’idea è che promuovendo alcuni dei migliori vini greci, otterremo sempre maggiore attenzione per tutto il vino greco. 50 Great Greek Wines è un passo per promuovere la grandezza dei vini greci. Il fatto è che la performance dei vini greci è fantastica, sono molto interessanti, ma ciò che manca loro è la reputazione, la storia, come può avere invece un buon Chablis. Santorini è una rivelazione recente. Come competere quindi con vini che per secoli hanno fatto la storia? Quello che si deve fare è trovare le persone giuste e presentare il meglio della Grecia. E devo dire che il feedback sul concorso è stato molto positivo”.

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