di Sara Spanò
Tra le colline di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, in contrada Favarotta, si trova Baglio del Cristo di Campobello, l’azienda della famiglia Bonetta.
Un luogo dal forte potere evocativo grazie alle distese bianche di suolo gessoso dove sorgono i loro vigneti. Titolare è Carmelo Bonetta, viticoltore per passione e impegnato ogni giorno nel portare avanti le attività dell’azienda, dalla vigna alla cantina. Baglio del Cristo di Campobello conta 50 ettari di terreni, di cui 35 costituiti da vigneti, situati tra i 270 e i 300 metri sul livello del mare e distanti 8 chilometri dalla costa. “L’azienda – dice Carmelo Bonetta, patron dell’azienda – nasce in un luogo incontaminato, dalle infinite sfumature ambientali, con un microclima straordinario, ideale per le vigne, caratterizzato da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, che possono raggiungere anche i 20 gradi, e da brezze marine che arrivano alle vigne attraversando le insenature delle colline. Il terreno è prevalentemente gessoso ed è questo a rendere i nostri vini unici e particolari”.
(Carmelo Bonetta a destra con il padre Angelo e il fratello Mimmo scomparso prematuramente. La foto è di qualche anno fa)
Il progetto che conduce alla realtà di oggi comincia durante la fine degli anni ‘90 con la selezione e la propagazione di innesti ricavati da vecchie vigne di Nero d’Avola e Grillo tra i 70 e gli 80 anni, ma ormai poco gestibili e poco produttive. I risultati ottenuti fin dalle prime microvinificazioni effettuate hanno messo in luce le potenzialità di quelle uve e hanno portato Carmelo insieme al fratello Domenico e al padre Angelo alla decisione di costruire una cantina nel 2006. Nel 2007 la prima vendemmia e nel 2010 la presentazione dell’azienda attraverso la commercializzazione dell’oggi pluripremiato Nero d’Avola Lu Patri e degli altri vini. Attualmente la produzione annua si aggira intorno alle 300.000 bottiglie. La filosofia dell’azienda si basa sulla cura di ogni dettaglio e su un profondo legame col territorio: “Per noi è di fondamentale importanza il rispetto della nostra terra e prestare molta attenzione alle piccole cose, alla cura maniacale e continua dei dettagli, ricercando ad ogni vendemmia una nuova opportunità di miglioramento, in modo da dar vita a vini che siano espressione di un territorio unico come il nostro. Dare “adènzia”, infatti, espressione siciliana dalla quale deriva il nome di due dei nostri vini – l’Adènzia Bianco, blend di Grillo e Inzolia e l’Adènzia Rosso, blend di Nero d’Avola e Syrah – vuol dire prestare attenzione al nostro lavoro, rispettando al massimo la nostra terra e le nostre vigne. Il nostro impegno risiede nella costante ricerca di realizzare vini che abbiano sempre più un forte carattere e una spiccata personalità, che siano espressione del nostro territorio e che trovino l’apprezzamento di chi li berrà”.
Il vino diventa per la famiglia Bonetta un mezzo prezioso per veicolare l’identità del loro territorio e la sua storia attraverso il nome dell’azienda e le etichette dei vini: “siamo a Campobello di Licata, nella Sicilia agrigentina e i nostri vigneti si trovano in Contrada Cristo, chiamata così in quanto qui si trova il Cristo di Campobello, un Cristo ligneo fatto erigere più di 200 anni fa da un contadino che lavorava queste terre per grazia ricevuta. Il Cristo di Campobello da sempre è stato meta di fedeli che vengono qui a pregare o lasciare un fiore e ogni anno il 3 maggio viene organizzato un lungo pellegrinaggio di fedeli che, attraversando le campagne e i vigneti, arrivano sino a qui ai piedi del Cristo – continua Carmelo – A testimoniare il nostro forte attaccamento alla terra, ci sono anche le etichette dei vini dove il colore bianco perlato assomiglia al colore del nostro terreno gessoso. Invece le etichette della linea C’D’C’ Cristo di Campobello riportano i veli in pizzo, tipici della tradizione siciliana, con cui le donne un tempo coprivano il capo. L’idea è nata ritrovando in un vecchio baule di famiglia questi bellissimi veli appartenuti alle mie nonne con i quali abbiamo rivestito le bottiglie facendo così conoscere al mondo un pezzo di storia e di cultura siciliana”.
(Tanti gli enoturisti che visitavano l’azienda prima delle restrizioni per la pandemia)
Carmelo Bonetta, poi, svela qualche dettaglio sulle prossime novità: “Fra pochi mesi uscirà in commercio uno spumante 36 mesi metodo classico da uve Grillo e uno spumante 36 mesi metodo classico rosato da uve Nero d’Avola. Si tratta della concretizzazione di un progetto che da tempo era nei nostri pensieri avendo un terreno molto adatto per le sue caratteristiche alla produzione di uno spumante, che sarà ancora più unico perché nato dai nostri due vitigni siciliani più rappresentativi: il Grillo e il Nero d’Avola”. In progetto c’è anche il potenziamento dell’enoturismo con la ristrutturazione di un vecchio fabbricato da trasformare in un piccolo Agri-Relais nel quale far vivere a 360 gradi l’azienda e tutto ciò che ha da offrire il territorio a livello enogastronomico. “Prima della pandemia contavamo circa mille passaggi l’anno. Saremmo felici di ampliare questi numeri e di creare ambasciatori del nostro territorio che possano portare con sé il ricordo di un’esperienza più ampia”. Infatti, oltre alla superficie vitata, nei terreni sono presenti 4 ettari di uliveto, con ulivi Saraceni secolari e millenari e piante più giovani delle varietà Biancolilla e Nocellara. Da questi ulivi da anni la famiglia Bonetta produce olio per l’autoconsumo e per i clienti in visita, “ma ci piacerebbe un giorno poterlo trovare anche in commercio”.
Baglio del Cristo di Campobello
Contrada Favarotta Strada Statale 123 Km. 19,200
Campobello di Licata (AG)
T.0922 883214
www.cristodicampobello.it